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Per quanto tempo l’erede non può vendere la casa ricevuta in donazione per non correre rischi?

Un immobile ricevuto in donazione potrebbe rappresentare un problema se si decide di rivenderlo. Per quanto tempo la casa ricevuta in donazione non si può vendere per non correre rischi? Perché si potrebbe incorrere nell’opposizione all’atto di donazione.

L’atto di donazione è un atto volontario con cui il donante trasferisce gratuitamente un bene (la casa) a un altro soggetto. Qualcuno potrebbe obiettare che, visto che a garantire sulla donazione c’è sempre un notaio per l’atto di donazione, l’immobile ricevuto non possa creare problemi, ma non è così.

Chiunque ha degli eredi legittimari e anche in caso di donazione deve rispettare la quota legittima che a questi spetta. Altrimenti l’atto di donazione può essere impugnato.

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Donazione, attenzione agli eredi e ai tempi

Supponiamo che un genitore con 3 figli decida di donare l’unico immobile che possiede a uno solo di essi. Gli altri due potrebbero essere contrari alla donazione e potrebbero opporsi fin da subito.

In ogni caso c’è tempo 20 anni per opporsi alla donazione, perché solo decorso un ventennio dall’atto non è più possibile opporsi. Solo nel caso in cui il donante venga a mancare prima che siano trascorsi 20 anni, vanno considerati 10 anni dalla morte: si tratta del termine per l’accettazione dell’eredità.

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Come vendere una casa ricevuta in donazione in sicurezza?

Fatta questa premessa che illustra cosa potrebbe accadere a un atto di donazione, vediamo quanto bisogna attendere prima di poter vendere una casa ricevuta in donazione.

La vendita può avvenire anche prima che sia trascorso il ventennio o i 10 anni dal decesso. Un altro particolare da mettere in conto è che non sempre le banche sono disposte a concedere un mutuo a chi vuole acquistare un immobile donato perché in caso di impugnazione della donazione questo tornerebbe di proprietà del precedente proprietario.

Per poter vendere l’immobile in sicurezza prima che la donazione diventi definitiva è necessario che gli eredi o gli aventi diritto di chi ha fatto la donazione sottoscrivano un atto di rinuncia all’impugnazione della donazione (l’atto deve essere sottoscritto alla presenza di un notaio). In questo modo la donazione diventa definitiva fin dal momento della sottoscrizione senza dover attendere i 10 o 20 anni necessari.

Ovviamente, se gli altri eredi non sono d’accordo a firmare la rinuncia all’impugnazione della donazione, il consiglio è quello di non procedere alla vendita dell’immobile prima che la donazione diventi definitiva, perché il rischio che si corre è quello di dover restituire le somme ricevuto dall’acquirente che si ritroverebbe ad aver pagato e a dover rinunciare alla casa.