Ai vedovi invalidi al 100% spetta un sostegno al reddito che tutela l’economia delle persone che si trovano in condizione di vedovanza e allo stesso tempo di inabilità al lavoro (o per titolari di indennità di accompagnamento). Per averne diritto è necessario percepire la pensione di reversibilità del coniuge che è venuto a mancare e allo stesso tempo avere un’invalidità totale.
Del sussidio, pari a 53 euro circa al mese, non possono godere coloro che sono titolari di una pensione di reversibilità a carico di una gestione speciale dei lavoratori autonomi come, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri.
Requisiti per avere diritto a 53 euro mensili sulla pensione di reversibilità
Per avere diritto all’incremento della pensione di reversibilità è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
- essere vedovo o vedova di un lavoratore dipendente sia del settore privato che pubblico;
- essere percettore della pensione di reversibilità;
- essere invalido al 100%, essere titolare di assegno di accompagnamento e aver ottenuto dal medico di base un certificato specifico che attesta la propria inabilità al lavoro.
L’importo dell’assegno di vedovanza varia in base al reddito dell’avente diritto e nello specifico spetta:
- Euro 52,91 al mese per un reddito familiare fino a 29.203,95
- Euro 19,59 al mese per un reddito familiare da 29.203,96 a 32.759,70 32.70
- Oltre ad un reddito pari a Euro 32.148,87, il diritto non è riconosciuto.
Come si richiede l’assegno di vedovanza?
L’assegno si chiede sottoforma di ricostituzione della pensione che si percepisce (la pensione di reversibilità). Per presentare la domanda è necessario essere in possesso delle seguenti informazioni e dei seguenti documenti:
- data del decesso del proprio congiunto;
- numero e categoria di pensione di reversibilità;
- verbale di invalidità civile;
- ultima dichiarazione dei redditi e, degli ultimi cinque anni se si richiedono le spettanze arretrate.
L’assegno di vedovanza è riconosciuto come maggiorazione della pensione di reversibilità e la domanda può essere inoltra o al momento che si richiede la pensione di reversibilità stessa o anche in un momento successivo. In questo secondo caso è possibile chiedere gli arretrati fino a 5 anni prima.
Come si presenta domanda?
La domanda va presentata all’Inps solo in modalità telematica. Non esistono quindi moduli da scaricare e compilare. La richiesta va compilato sul sito dell’Inps se si è in possesso di Spid, Cie o Cns seguendo il percorso (dopo l’autenticazione):
- Domanda prestazione pensionistica online;
- nuova domanda;
- ricostituzioni e supplementi.
A questo punto è necessario compilare il form che l’Inps mette a disposizione.
Non ci sono limiti temporali o scadenza per la presentazione dell’istanza e i riferimenti normativi che affermano il diritto all’assegno di vedovanza sono:
- Articolo 2, comma 8 del Decreto Legge 13 marzo 1988, n° 69, convertito nella legge 153/88.
- Sentenza della Corte di Cassazione n° 7668 del 1996.
- Articolo 38, Decreto Legge 73/2022.
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