Anche se qualcuno sperava in una vera riforma delle pensioni, la legge di Bilancio che entrerà in vigore nel 2025 non la introduce. Ma anche senza questa grande novità sulle pensioni, nella legge di Bilancio qualcosa di buono c’è. Infatti ci sono le ormai certe proroghe dell’Ape Sociale, di Opzione Donna e della Quota 103, Ma c’è anche la possibilità che dal 2025 ci sarà chi potrà andare a riposo a 65,8 anni e quindi in pensione molto prima.
Perché andare in pensione nel 2025 è più facile?
La pensione di vecchiaia nel 2025 avrà gli stessi requisiti di oggi, ma sarà per certi versi più facile da prendere per alcuni contribuenti. In effetti dal punto di vista dei requisiti generali la pensione di vecchiaia si prenderà sempre con i soliti 20 anni di contributi e con i soliti 67 anni di età. Per le donne con figli avuti però continuano i vantaggi. Perché queste donne continuano a poter sfruttare lo sconto di 4 mesi a figlio avuto sull’età pensionabile. Solo che il vantaggio migliore. In effetti nel testo della manovra si legge che si passa da un vantaggio massimo di 12 mesi per le donne con 3 o più figli, ad un vantaggio massimo di 16 mesi per le donne con 4 o più figli. Un vantaggio che resta appannaggio però esclusivamente di chi ha il primo contributo versato dopo il 31 dicembre 1995.
Ecco in cosa consiste questo ennesimo vantaggio per le lavoratrici
Se oggi le lavoratrici con tre o più figli potevano andare in pensione a 66 anni, grazie al taglio di 4 mesi per figlio fino a massimo 12 mesi, adesso dal 2025 si passa a 16 mesi per donne con tre o più figli. Uscita ammessa a 65 anni e 8 mesi. E come sempre, la riduzione dell’età pensionabile riguarda solo ed esclusivamente le lavoratrici che rientrano nel sistema contributivo. Cioè quante hanno iniziato a versare contributi solo dopo l’entrata in vigore della riforma Dini, cioè dopo il 31 dicembre 1995.
La pensione anticipata contributiva nel 2025 resta invariata
Ricapitolando, un vantaggio ulteriore per le donne che così potranno godere di uno sconto sull’età pensionabile. E potrebbero uscire dal lavoro anche alcune nate nel 1960, cioè quelle che entro dicembre 2025 completano 65 anni ed 8 mesi di età. Ricordiamo che lo sconto va chiesto in sede di presentazione della domanda di pensione. Devono essere le lavoratrici madri interessate da questa opportunità, perché hanno avuto 4 o più figli a scegliere di indicare nella domanda già a quell’età, di avvalersi di questa opportunità. La novità dovrebbe riguardare anche le pensioni anticipate contributive. Usiamo il condizionale perché nella manovra si cita espressamente solo la pensione di vecchiaia ma non capiamo de diventa estesa a tutte le misure di vecchiaia contributive o meno. Infatti per la pensione a 64 anni di età con 20 anni di contributi lo sconto massimo concesso è quello solito, ovvero di massimo 12 mesi per chi ha avuto 3 o più figli. A meno che non si specifica che anche su questa misura che molti considerano una vera pensione di vecchiaia anche se rientra nel novero delle pensioni anticipate, ci sarà l’estensione dello sconto.