Chi deve andare in pensione nel 2025 avrà una pensione più bassa di chi ci è andato nel 2024. Questo è l’effetto dei nuovi coefficienti di trasformazione del montante contributivo in pensione. I nuovi coefficienti di trasformazione hanno abbassato le pensioni rispetto al 2024 per via dell’aggiornamento biennale allineato alle aspettative di vita degli italiani. Questo è un fardello, perché oggi bisogna superare 1.616 euro di pensione per andarci 3 anni prima. Il riferimento naturalmente è alla pensione anticipata contributiva a 64 anni di età.
Perché se la pensione supera 1.616 euro ci puoi andare 3 anni prima?
L’aumento della vita media dei cittadini ha causato questo peggioramento dei coefficienti che a cascata hanno portato ad una pensione più bassa oggi rispetto a prima. E per la pensione anticipata contributiva è un problema in più. Si tratta della misura destinata ai contributivi puri, cioè a chi non ha versamenti prima del 31 dicembre 1995. Soggetti che possono andare in pensione a 64 anni di età con minimo 20 anni di versamenti ma solo con un trattamento non inferiore a 3 volte l’assegno sociale. Per arrivare ad una pensione simile significa arrivare a 1.616,07 euro circa al mese. Perché l’assegno sociale è pari a 538,69 euro al mese.
La pensione anticipata contributiva del 2025, come uscire 3 anni prima e perché servono 1.616 euro di pensione
Pure nel 2025 c’è chi riuscirà ad andare in pensione a 64 anni di età con solo 20 anni di contributi previdenziali versati. Il coefficiente con cui va moltiplicato il montante contributivo a 64 anni nel 2024 era pari al 5,184%. Nel 2025 invece è pari a 5,088%. Questo è ciò che mina ancora di più la possibilità di andare in pensione a 64 anni nel 2025. Senza considerare che seppur di poco, anche l’assegno sociale è salito di qualche euro aumentando l’importo minimo della pensione da centrare.
La rendita integrativa aiuta ad arrivare a 1.616 euro al mese
Ma nel 2025 per raggiungere queste soglie si potrà cumulare anche l’eventuale rendita da pensione integrativa maturata. Chi ha dei versamenti alla previdenza complementare infatti avrà sicuramente maturato una rendita. Basata naturalmente sui versamenti che ha effettuato al fondo pensione. La rendita maturata in aggiunta alla pensione calcolata dall’INPS può consentire eventualmente di raggiungere i 1.616 euro al mese (o meno per le donne con figli) più facilmente. Solo che non bastano 20 anni di versamenti ma occorre aver maturato 25 anni di contributi. In definitiva, ecco spiegato il perché oggi è possibile arrivare a prendere una pensione 3 anni prima. Ma solo raggiungendo quell’importo minimo di pensione prima descritto.
