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Permessi Legge 104, ecco chi rischia sanzioni e controlli senza fare il furbetto

Si può abusare dei permessi legge 104, anche senza saperlo e rischiare sanzioni. Vediamo quando i 3 giorni non possono essere chiesti.

Molto spesso si rischia di incorrere nell’abuso dei permessi legge 104 anche senza saperlo. La normativa italiana ha adottato delle leggi che tendono a tutelare i più fragili, come coloro che hanno patologie invalidanti e i familiari che gli prestano cura e assistenza.

I titolari di Legge 104, in particolare, hanno diritto a moltissime agevolazioni, anche di tipo economico (esenzione bollo auto, Iva al 4% sull’acquisto di auto o dispositivi, detrazioni) che si sommano alle prestazioni assistenziali.

Probabilmente il beneficio più importante riconosciuto dalla Legge 104, però, è quello che riguarda il lavoro: al disabile e al familiare che lo assiste spettano 3 giorni di permesso retribuito dal lavoro e un congedo retribuito di 2 anni. Incorrere in un abuso di questi diritti, però, è più facile di quel che si pensi, e anche senza accorgersene.

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Gli abusi dei permessi Legge 104

Non sempre per incorrere in un abuso dei permessi legge 104 si deve avere un comportamento volutamente fraudolento. Con la legge 104 il legislatore ha voluto fornire al familiare che assiste un disabile la possibilità di prestare le cure e l’assistenza necessarie assentandosi dal lavoro, ma è facile che si abusi di questo diritto. E non stiamo parlando di chi, invece di assistere il familiare nei giorni di permesso va al mare, a fare una scampagnata o dal parrucchiere.

Esistono determinate casistiche che vietano al lavoratore di fruire dei permessi Legge 104, ma non tutti ne sono a conoscenza e richiedere un giorno di permesso nel momento in cui il disabile è ricoverato consiste in un abuso.

I permessi non possono essere fruiti durante il ricovero ospedaliero o a tempo pieno presso strutture che assicurino l’assistenza sanitaria, questo perché il disabile in questi frangenti ha tutte le cure di cui necessita e non gli occorrono anche quelle del familiare. Chiedere il permesso dal lavoro fruendo della 104 per recarsi a far visita al familiare ricoverato, anche se può sembrare lecito, non lo è e chi mette in atto questa pratica commette un abuso del diritto.

Quando i permessi legge 104 sono leciti in caso di ricovero?

Fermo restando quanto detto fino ad ora, esistono delle eccezioni alla regola e sono elencate nella circolare 13 del 2010 del Dipartimento della Funzione Pubblica. Fanno eccezione le seguenti casistiche:

  • interruzione del ricovero per necessità del disabile di recarsi fuori della struttura che lo ospita per effettuare visite o terapie;
  • ricovero a tempo pieno di un disabile in coma vigile e/o in situazione terminale;
  • ricovero a tempo pieno di un minore in situazione di handicap grave per il quale risulti documentato dai sanitari della struttura il bisogno di assistenza da parte di un genitore o di un famigliare;
  • si tratti di ricovero di bambini fino a 3 anni di età.