Una novità del 2024 rischia di generare non poche polemiche per il solo fatto che lascerà senza sussidi molti senza reddito, soli e che per anni hanno goduto, giustamente, del reddito di cittadinanza. Probabilmente la guerra ai furbetti del reddito di cittadinanza è diventata senza frontiere, nel senso che per colpire i soliti, si rischia di colpire anche chi furbetto non lo è. Tutto parte dall’ISEE e da una novità passata in secondo piano ma che rischia seriamente di compromettere l’Assegno di inclusione per molti.
Persone sole senza reddito? l’Assegno unico è un miraggio, ecco perché
Impossibile considerare tutti quanti dei furbetti coloro i quali vivono da soli, con un reddito al di sotto delle soglie dell’autosufficienza e che per anni hanno preso il reddito di cittadinanza. Eppure è proprio così. Perché secondo quanto sta succedendo, persone non autosufficienti, per il solo fatto che non hanno figli o coniuge, verranno attratti nel nucleo familiare dei loro genitori come componente aggiuntiva ISEE. E stando alla regola, finirebbero con avere un ISEE nucleo familiare potenzialmente più alto di quello che serve per rientrare nell’Assegno di inclusione.
La novità sulla DSU nel 2024
In pratica, anche un soggetto di 60 o più anni, senza coniuge e figli, con un reddito pari a zero o al di sotto di 2.840,51 euro che è la soglia di autosufficienza reddituale (per soggetti tra i 18 ed i 24 anni 4.000 euro è la soglia), potrebbe adesso essere esclusi dall’Assegno di Inclusione. Il perché è semplice. Fino all’anno scorso, facendo ISEE da soli, con una propria DSU, hanno preso il sussidio. Adesso però, venendo attratti nella DSU dei genitori anziani e pensionati, potrebbero essere estromessi dal nuovo sussidio. Parlare di paradosso non è certo esercizio azzardato. Per le DSU 2024 un soggetto residente da solo, non coniugato e senza figli, se nel 2022 non ha prodotto redditi tali da essere considerato autonomo, non può avere ISEE da solo e deve essere inserito in quello di origine (quello con i suoi genitori).