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Più di 2.000 euro al mese per chi sceglie la pensione anticipata ordinaria

La pensione più conveniente è quella anticipata ordinaria, vediamo i dati diffusi dall’INPS.

Pubblicato l’osservatorio sui flussi di pensionamento dell’INPS che rivela dati assai interessanti. Nel 2022 i nuovi pensionati sono stati meno rispetto al 2021. Ma sempre lo scorso anno, le donne hanno fatto più ricorso all’opzione donna per andare in pensione prima.

Il dato più sconfortante è dato però dal divario dell’assegno previdenziale che c’è tra uomini e donne: per le donne in media è del 30% più basso.

Meno pensioni, forse a causa di quota 102

Le minor pensioni liquidate sono state forse un effetto della scadenza della quota 100 e dell’entrata in vigore della quota 102 con requisiti più rigidi e stringenti.

In ogni caso l’importo medio delle pensioni liquidate è stato di 1.153 euro lordi ma con divario non indifferente tra la pensione di vecchiaia con un importo medio di 845 euro e quella anticipata ordinaria con importo medio di circa 1.907 euro.

Il dato che fa maggiormente riflettere è la differenza dell’assegno medio tra uomo e donna: per gli uomini è stato di 1.381 euro, per le donne di 976 euro. Il 30% in meno. Dovuta nella maggior parte dei casi al minor numero di contributi versati certamente, ma anche il ricorso all’opzione donna può aver influenzato questo dato.

Opzione donna, pensione troppo bassa

Con l’opzione donna, infatti, le pensioni sono molto basse e nell’88,7% dei casi l’assegno non ha superato i 1000 euro al mese. Anzi, per oltre la metà delle pensionate l’importo non è andato oltre i 500 euro complici anche i 58 anni di età che hanno influenzato negativamente il calcolo a causa del coefficiente di trasformazione meno conveniente.

Pensioni anticipate ordinarie le più ricche

Le pensioni anticipate ordinarie offrono un quadro molto migliore con un’età media di uscita di 61 anni circa per i lavoratori privati e di circa 62 anni e mezzo per quelli pubblici. Per i lavoratori privati l’importo medio della pensione con 42 anni e 10 mesi di contributi (le donne un anno in meno) è stato di 2.012 euro. Per i dipendenti pubblici l’importo medio è stato di 2.325 euro.

Meno bello il quadro delle pensioni di vecchiaia che vedono importi medi di 1.055 euro per i lavoratori dipendenti, 633 euro per i coltivatori diretti, 871 per gli autonomi , 903 per i commercianti e 366 euro per i parasubordinati.