Ormai non passa mese che non torni di attualità un incremento della pensione. E i pensionati sono costantemente in attesa di aumenti degli assegni più o meno veritieri. Perché spesso le notizie che arrivano trattano questi aumenti come fossero per tutti e ogni mese sempre di più. Oggi parliamo di incremento dei trattamenti con il prossimo rateo di aprile, che sarà all’incasso sia in banca che alle Poste, dal 2 aprile e non da primo (essendo il giorno 1 il lunedì dell’angelo, giorno festivo e non bancabile). Più soldi sulla pensione di aprile ed arretrati in arrivo quindi, ma per chi?
Pensione più alta ad aprile, ma solo per alcuni
Da dicembre 2023 a marzo 2024 le pensioni sono state interessate da diverse novità. In primo luogo per via della perequazione, cioè dell’adeguamento dei trattamenti al tasso di inflazione. E poi c’è la novità dell’IRPEF che per alcuni pensionati sarà meno pesante da versare. A dicembre 2023 il governo ha deciso di anticipare il conguaglio della perequazione del 2022. Ogni gennaio l’INPS adegua le pensioni al tasso di inflazione previsionale dell’ISTAT. Poi nel corso dell’anno, l’ISTAT esce con il tasso definitivo dell’inflazione dell’anno precedente. E l’INPS eroga i conguagli ai pensionati, generalmente a gennaio dell’anno dopo. Invece quest’anno questi conguagli (lo 0,8% dato dalla differenza tra tasso effettivo 8,1% e tasso previsionale 7,3%). A gennaio i pensionati hanno ricevuto l’aumento previsto e gli arretrati da gennaio a novembre. A gennaio 2024 invece, ecco la nuova perequazione del 5,4%. Naturalmente con tasso provvisorio. Lo scorso primo marzo invece, ecco gli aumenti relativi alla novità IRPEF. Con nuovi aumenti di pensione per chi rientra nelle fasce agevolate dal passaggio da 4 a 3 scaglioni IRPEF.
Più soldi sulla pensione di aprile ed arretrati in arrivo, 80 euro in più
A marzo molti pensionati hanno ricevuto un aumento di pensione con arretrati per i mesi di gennaio e febbraio 2024. Aumenti dovuti ai nuovi scaglioni IRPEF che riducono le tasse per pensionati con redditi a partire da 15.001 euro. E per chi non ha ricevuto nulla lo scorso mese, ecco che ad aprile arriveranno gli incrementi come hanno ricevuto molti altri pensionati a marzo. Solo che a marzo sono stati erogati gli arretrati di gennaio e febbraio. Adesso se l’aumento viene liquidato ad aprile, gli arretrati saranno di gennaio, febbraio e marzo. Ma perché questi aumenti? Perché fino al 2023 gli scaglioni IRPEF erano 4 e cioè:
- 23% su redditi fino a 15.000 euro;
- 25% su redditi da 15.001 a 28.000 euro;
- 35% per i redditi da 28.001 euro e fino a 50.000 euro;
- 43% per i redditi che superano 50.000 euro.
Nel 2024 e da gennaio (ecco perché ci sono gli arretrati), ecco i 3 nuovi scaglioni:
- 23% per i redditi fino a 28.000 euro;
- 35% per i redditi da 28.001 euro e fino a 50.000 euro;
- 43% per i redditi che superano 50.000 euro.
Evidente che per i pensionati con redditi fino a 15.000 euro l’accorpamento dei primi 2 scaglioni non cambia nulla. Ma a partire da 15.001 di reddito, c’è chi avrà questo aumento. Che sarà al massimo per redditi a partire da quelli da 28.000 euro. Questi soggetti pagheranno il 23% e non più il 25% di IRPEF, sulla parte di reddito che va da 15.001 a 28.000 euro, generando un utile massimo di 260 euro all’anno, cioè 20 euro al mese per 13 mesi. Quindi ad aprile ci saranno pensionati che riceveranno non solo 20 euro in più sul rateo, ma anche 60 euro in più per i tre mesi precedenti.