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Prendere una pensione almeno 10 anni prima, senza essere invalidi gravi

Pensioni invalidi a 56 o 61 anni, ecco come fare per la pensione di vecchiaia con invalidità pensionabile.

Andare in pensione prima dei 67 anni è un sogno. Andarci 10 anni o addirittura più prima è ancora meglio. Soprattutto se parliamo di una pensione con solo 20 anni di versamenti. Il sistema previdenziale ha diverse misure che permettono di lasciare il lavoro prima. Alcune molto conosciute, altre meno.
Una di quelle poco note, ma che permette un anticipo per alcuni fino a 11 anni è la pensione di vecchiaia anticipata con invalidità pensionabile.

Prendere una pensione almeno 10 anni prima, senza essere invalidi gravi

La pensione di vecchiaia anticipata con invalidità pensionabile è quella pensione grazie alla quale si può andare a riposo già a 56 anni. Nulla a che vedere per esempio con l’Ape sociale, che è un’altra delle misure destinate agli invalidi. Ma si parte dai 63 anni e 5 mesi di età. E niente a che vedere con la quota 41 precoci, pure questa una misura destinata agli invalidi. In questo caso non tanto per l’età, visto che la quota 41 precoci non prevede limiti anagrafici, ma quanto a carriera contributiva. Servono infatti 41 anni di versamenti. Per la pensione di vecchiaia anticipata come detto bastano 20 anni di contributi.

Con la pensione di vecchiaia anticipata con invalidità pensionabile, possono uscire in questo 2025 le lavoratrici a partire dai 56 anni e i lavoratori a partire dai 61 anni. In ogni caso, bastano almeno 20 anni di versamenti.

Come fare la procedura corretta di invalidità pensionabile

L’unico particolare che va capito per poter sfruttare la misura è cosa si intende per invalidità pensionabile. Infatti una cosa è l’invalidità civile, che è quella che consente, a partire dal 74% come grado, di accedere all’Ape sociale o alla quota 41 per i precoci. Un’altra cosa è l’invalidità pensionabile, che è quella che serve per la pensione di vecchiaia anticipata di cui parliamo, ma con almeno un grado pari all’80%.

L’invalidità civile è quella generica in quanto parla di riduzione della capacità lavorativa per qualsiasi attività. Invece l’invalidità specifica riguarda la riduzione della capacità lavorativa, ma specifica il lavoro che il soggetto ha svolto per la maggior parte della sua vita lavorativa.
Per chiedere la pensione con invalidità specifica bisogna partire sempre dal certificato medico introduttivo del medico curante. Ma a differenza dell’invalidità civile bisogna indicare sul certificato il richiamo alla legge 222/1984. Cioè alla normativa di riferimento per l’età pensionabile. Con la copia del certificato e la copia della ricevuta di trasmissione telematica dello stesso, si deve presentare domanda all’INPS.