Pochi contributi versati, o nessun contributo versato. La situazione di questo genere non è un qualcosa di raro o astratto anzi, è un qualcosa su cui si imbattono tanti italiani. Ed è una situazione che produce un effetto certo. Niente pensione nonostante sia stata centrata la giusta età pensionabile. Perché andare in pensione senza contributi non è possibile. Ma solo se parliamo di pensione nel vero senso della parola. Cioè di un trattamento percepito e raggiunto dopo aver versato il giusto periodo di contribuzione previdenziale. Va detto però che riuscire a prendere una prestazione dall’INPS (prestazione non pensione) senza aver versato contributi è possibile. La misura si chiama assegno sociale.
Quando prendo di pensione se non ho versato contributi? Ecco importi e regole 2025
Una misura suscettibile di alcuni cambiamenti ogni anno, ma non tanto per l’operato dell’esecutivo in carica a quella data ma piuttosto per le consuete regole sulla rivalutazione delle pensioni. Ecco pertanto importi, limiti e novità sull’assegno sociale 2025. E chi si chiede quanto prendo di pensione se non ho versato contributi, farebbe bene a leggere ciò che scriviamo.
Il contribuente, a prescindere dal genere (che sia uomo o donna non cambia) se a 67 anni si trova senza contributi versati oppure con contributi insufficienti per avere diritto ad una pensione vera e propria, può ottenere una prestazione assistenziale che si chiama assegno sociale.
La misura che una volta si chiamava pensione sociale e adesso assegno sociale, è destinata a chi ha raggiunto l’età pensionabile ma è privo del diritto alla pensione.
I requisiti per l’assegno sociale 2025
Come requisiti basta arrivare a 67 anni di età, su questo pochi dubbi. L’assegno sociale è una misura che ha la stessa età minima da centrare rispetto alla pensione di vecchiaia. Ma non ha alcun requisito contributivo da completare.
Il vincolo che è necessario rispettare però è reddituale. Infatti non bisogna superare determinati parametri reddituali.
I limiti di reddito da non eccedere cambiano a seconda che il soggetto sia singolo oppure coniugato perché per questi ultimi c’entrano anche i redditi del coniuge.
Nel primo caso per ottenere l’assegno sociale non bisogna superare l’importo stesso dell’assegno sociale come reddito. L’assegno sociale nel 2025 sarà pari a circa 536 euro al mese e pertanto, questo è il tetto reddituale da non superare per il singolo. Nel caso dei coniugati invece, il limite raddoppia. In pratica per i coniugati non bisogna superare come reddito, un importo mensile pari al doppio dell’assegno sociale, cioè 1.072 euro circa al mese.
L’assegno sociale integra il reddito e quindi porta il reddito del singolo fino alla soglia di 536 euro al mese e del coniugato fino a 1.072 euro. Quindi, si prende in misura piena solo se il contribuente singolo è privo di reddito o se il contribuente coniugato ha un reddito insieme al congiunto, non eccedente l’importo dell’assegno sociale.
Assegno sociale ridotto, a chi spetta nel 2025
Le novità 2025 dell’assegno sociale riguarda solo ed esclusivamente l’importo che viene incrementato dello 0,8% per via della rivalutazione. e.
Un singolo che ha 500 euro di altri redditi prenderà solo 36 euro di assegno sociale, in modo tale da portare il reddito dello stesso ad arrivare a 536 euro. Questo è il meccanismo che serve a determinare effettivamente l’importo spettante di assegno sociale. Se il soggetto coniugato ha 900 euro di reddito insieme al coniuge, l’importo dell’assegno sociale spettante sarà di 172 euro al mese. In definitiva, se qualcuno si chiede quando prendo di pensione se non ho versato contributi, anche se l’assegno sociale non è una vera pensione, deve rifarsi a queste regole.