Ecco quale misura è disponibile per andare in pensione per chi oggi ha 63 anni di età e 25 anni di contributi versati. Ecco quale misura è disponibile per andare in pensione per chi oggi ha 63 anni di età e 25 anni di contributi versati.

Quando vado in pensione se oggi ho 63 anni e 25 anni di contributi?

Ecco quale misura è disponibile per andare in pensione per chi oggi ha 63 anni di età e 25 anni di contributi versati.

La pensione è un vero rebus per molti lavoratori. Una specie di gioco enigmistico vista la varietà di misure che ci sono e che da un anno all’altro cambiano sempre. A dire il vero nel 2025 tranne alcuni correttivi alle pensioni anticipate contributive, soprattutto per le donne che hanno avuto dei figli, il panorama delle misure di pensionamento è rimasto invariato rispetto all’anno precedente. Ma ciò non vuol dire che andare in pensione sia diventato più semplice. Per esempio oggi un nostro lettore ci chiede cosa potrà fare nei prossimi anni per poter finalmente andare in quiescenza.

“Buonasera, sono un lavoratore dipendente che ha appena completato i suoi primi 25 anni di versamenti. Ho 63 anni di età compiuti a gennaio 2025. Secondo voi quando potrò andare in pensione? Vi segnalo che ho il primo versamento nel 1998 e quindi sono un contributivo puro. Ho sempre lavorato nella stessa azienda che costruisce divani. Che possibilità ho di andare in pensione il prima possibile?”

Quando vado in pensione se oggi ho 63 anni e 25 anni di contributi?

In base alle informazioni che il nostro lettore ci offre possiamo sicuramente dire che la prima possibile misura di pensionamento che trova davanti è la pensione anticipata contributiva. Che potrà centrare, sempre se completa tutti i requisiti previsti che non sono solo quelli anagrafici e contributivi, a gennaio 2026. La misura infatti prevede almeno 64 anni di età ed almeno 20 anni di versamenti. Ma a condizione che la pensione sia pari almeno a 3 volte l’assegno sociale. Se fosse oggi l’anno del suo ipotetico pensionamento, bisognerebbe arrivare ad un trattamento più o meno pari a 1.616 euro. Nel 2026 bisognerà vedere che importo avrà l’assegno sociale, visto che nel 2024 era pari a 534,41 euro al mese e nel 2025 è salito a 538,69 euro. Non è escluso, anzi, è probabile che sarà anche nel 2026 in crescita l’importo dell’assegno sociale visto che si adegua al tasso di inflazione a cadenza annuale.

Somma del trattamento INPS con la rendita integrativa, adesso si può


Se il nostro lettore ha dei contributi di rilevante importo, potrebbe quindi riuscire a centrare la pensione nel 2026. Ed al riguardo potrà sfruttare anche una novità introdotta nel 2025. Parliamo della possibilità di aggiungere alla pensione che matura all’INPS, anche eventualmente la rendita maturata in un fondo pensione, sempre se ha versato. In modo tale da raggiungere più facilmente una pensione pari a 3 volte l’assegno sociale, sommando rendita integrativa e pensione obbligatoria.

Altre vie di uscita non ne vediamo al momento. Certo, potrebbero nascere nuove misure nel 2026, magari con una vera riforma delle pensioni. Ma al momento non vi è certezza. L’Ape sociale per esempio prevede 63 anni e 5 mesi di età, ma per il lettore che ha 25 anni di versamenti adesso, servirebbero almeno 30 anni se nel frattempo diventa disoccupato o se è invalido al 74% almeno, o ancora se ha un parente invalido con cui convive da almeno 6 mesi. La sua attività lavorativa non ci sembra rientrare in quelle attività di lavoro gravoso che possono mandare in pensione prima. A prescindere dal fatto che misure che consentono un pensionamento con 25 anni di contributi non ci sono attualmente.