In quali casi in Italia si è considerati benestanti? Che reddito e quanti risparmi bisogna avere? Chi rientra nella categoria dei poveri e dei ricchi? Queste categorie sono basate su parametri statistici e socio economici e tendono conto di altri variabili oltre al reddito, quali la spesa per i consumi e la distribuzione della ricchezza.
Quando in Italia si è considerati poveri?
In Italia ci sono due misure per la povertà: assoluta e relativa. I concetti alla base di ognuna sono differenti.
La povertà assoluta è riferita agli individui che si trovano nell’impossibilità di affrontare qualsiasi spesa minima che sia destinata all’acquisto di beni essenziali per avere una vita accettabili. L’Istat determina la soglia sotto la quale non bisogna scendere per non rientrare nella povertà assoluta. Nel 2023 una famiglia di due persone deve avere una disponibilità economica di almeno 1.050,95 euro al mese per non ricadere nella povertà assoluta.
Per quel che riguarda la povertà relativa essa non è definita con una soglia di redditi ma dalla distribuzione del reddito rispetto alla società. La povertà relativa la si ha quando il reddito a disposizione della famiglia è inferiore rispetto alla media nazionale e mantenere uno standard di vita adeguato rispetto alla società è difficile.
Chi è benestante in Italia?
La classe benestante è la cosiddetta classe media, ma si tratta di una categoria che ha più sfumature. Solitamente è considerato benestante chi ha un reddito sufficiente a mantenere un tenore di vita confortevole e non ha difficoltà ad accedete ai beni e servizi essenziali.
Nel 2023 sono considerate benestanti le famiglie che riescono a sostenere una spesa per consumi di 2.738 euro al mese. Il benessere economico, in ogni caso, permette anche di risparmiare, investire e avere l’accesso a servizi superiori rispetto a quelli essenziali (esperienze culturali, cure mediche avanzate, istruzione privata).
Nella grandi città costa di più vivere e proprio per questo una famiglia con un reddito di 3.000 euro potrebbe essere considerata benestante ma senza eccessi, mentre in alcune zone rurali lo stesso reddito potrebbe consentire uno standard di vita più elevato.
Chi è ricco in Italia?
La ricchezza ha una definizione più complessa. Per fare parte dell’élite dei ricchi serve un reddito annuo che superi i 120.000 euro. Ma non basta il reddito a indicare la ricchezza, bensì il patrimonio netto che comprende immobili, investimenti, e altre attività.
Può essere considerato ricco chi ha un patrimonio che generi rendite passive che permettano di vivere con un alto tenore di vita anche se si decide di non lavorare.
In città come Milano e Roma, già il possesso di più di un immobile di pregio indica uno status economico abbastanza elevato.
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