Con il prossimo rateo di pensione del mese di luglio molto pensionati riceveranno la quattordicesima mensilità. Un appuntamento che si ripete da molto anni e che dal 2016 è stato allargato a pensionati con assegni fino a 2 volte il trattamento minimo Inps. Ma come funziona la misura e cosa può fare il pensionato, e sono molti, che stranamente vengono esclusi?
Quattordicesima pensionati, la guida
La quattordicesima sulle pensioni è parametrata su due scaglioni di importo della pensione, il primo per chi ha assegni fino ad 1,5 volte il trattamento minimo ed il secondo per chi ha assegni sopra 1,5 e fino a 2 volte.
E ogni scaglione si suddivide a sua volta in tre fasce di importo, stavolta determinate dagli anni di contributi versati. La quattordicesima spetta ai pensionati con almeno 64 anni.
Quattordicesima pensioni, gli importi
La prima area di pensionati che rientra nel perimetro della quattordicesima è quella con assegni fino ad 1,5 volte trattamento minimo. Per il 2021 il trattamento minimo Inps è pari a 515,58 euro. Per chi ha assegni fino a 773,37 euro al mese, l’importo della quattordicesima è pari a:
- 437 euro con carriera al di sotto di 15 anni di contributi;
- Carriere da 15 a 25 anni, 546 euro;
- Carriere oltre i 25 anni, 655 euro.
Per chi ha assegni fino sopra 773,37 e fino a 1.031,16 euro:
- 336 euro fino a 15 anni di contributi versati;
- 420 euro sopra 15 anni e fino a 25 anni;
- 504 euro oltre i 25 anni.
Per i lavoratori autonomi le fasce di contributi sono fino a 18 anni, tra 18 e 28 anni e oltre 28 anni.
Ulteriori cose da sapere sulla quattordicesima
La mensilità aggiuntiva è erogata in maniera automatica, non essendo prevista alcuna domanda. Siamo nel campo degli importi aggiuntivi alla pensione, che l’Inps eroga in base ai redditi degli anni precedenti, cioè a quelli estrapolati direttamente dalle banche dati o a quelli estrapolati dalle dichiarazioni reddituali a cui sono chiamati i pensionati annualmente tramite il modello Red.