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Quota 41 per tutti, nuova variante proposta dalla Lega, come funziona?

Che la quota 41 per tutti sia una misura legata da una sorta di cordone ombelicale alla Lega è una cosa che appare evidente visto l’utilizzo che il partito e il suo leader Salvini hanno fatto da tempo di questa ipotetica misura. Quota 41 insieme a quota 100 sono da tempo il cavallo di battaglia di Salvini e della Lega, con la quota 41 che inizialmente era stata individuata come misura successiva alla quota 100, in una sorta di staffetta che poi le vicissitudini politiche di questa particolare legislatura hanno stoppato.

Adesso che la lega è tornata al governo, pur se insieme a numerose altre componenti politiche, quelli del Carroccio hanno ben pensato di ritornare a proporre la loro quota 41 per tutti, anche se probabilmente diversa da quella che molti sostenitori di questa misura e molti lavoratori pensavano.

Una quota 41 penalizzante

La Lega alla camera dei Deputati ha presentato il disegno di legge n° 2855 contenente proprio la nuova quota 41.

Una misura di questo genere già oggi è in vigore ma riguarda solo i lavoratori che hanno un anno di contribuzione versata prima dei 19 anni di età e che sono alternativamente, alle prese coi lavori gravosi, invalidi, caregivers o disoccupati.

La quota 41 auspicata da molti invece è una misura aperta a tutti, una sorta di nuova pensione di anzianità che permetta a chiunque raggiunga i 41 anni di contributi, a prescindere dall’età o dall’essere o meno precoci, l’accesso alla pensione.

Ed è proprio questa la misura proposta dalla Lega a Montecitorio nel suo disegno di legge. Una quota 41 per tutti che garantisca flessibilità in uscita a coloro che hanno molti anni di lavoro alle spalle, questa l’idea che ha spinto i deputati del Carroccio a presentare il disegno di legge.

Ma la quota 41 di cui parlano gli onorevoli leghisti è una quota 41 penalizzante per i pensionati, perché si tratta di una misura che costringerà, se eventualmente verrà adottata, i lavoratori ad accettare il ricalcolo contributivo della pensione.

Perché questa quota 41 non piacerà

Ipotizzare la soddisfazione dei lavoratori che fanno parte dei gruppi e dei comitati pro quota 41 è esercizio azzardato. Per via dell’elevato numero di contributi necessari, occorre ricordare che si tratta di lavoratori che hanno carriere lunghe alle spalle con molti anni di contributi versati in epoca retributiva. Ciò vuol dire che avrebbero diritto ad una grande fetta di pensione  calcolata con il sistema retributivo.

E più sono gli anni di contributi versati in epoca retributiva, più sarà grande la perdita in termini di assegno per una misura che resta comunque una opzione per i lavoratori, dal momento che la Lega la presenta come opzione.