Con il Provvedimento n. 131076 del 17 marzo 2025, l’Agenzia delle Entrate ha definito le regole per la presentazione del Modello Redditi Persone Fisiche (PF) 2025, relativo all’anno di imposta 2024: il principale strumento attraverso cui i contribuenti comunicano i propri redditi all’amministrazione fiscale e provvedono agli adempimenti necessari.
Quest’anno sono state introdotte diverse novità. Vediamo nel dettaglio chi è obbligato a presentare la dichiarazione, le scadenze e le principali modifiche normative.
Chi deve presentare il Modello Redditi PF 2025
Prima si soffermarci sulle novità del Modello Redditi PF 2025, andiamo a vedere chi sono i soggetti tenuti alla sua presentazione. L’obbligo ricade sui contribuenti che hanno percepito redditi nel 2024 e non rientrano nei casi di esonero previsti dalla normativa vigente, ma non solo.
La presentazione riguarda anche i contribuenti obbligati alla tenuta delle scritture contabili, come i titolari di partita IVA, anche se non hanno conseguito alcun reddito.
Scadenze per la presentazione del Modello Redditi PF 2025
Archiviata la questione sui soggetti tenuti al suo utilizzo, andiamo a vedere le tempistiche da rispettare per la presentazione del Modello Redditi PF 2025. Diverse sono le date di scadenza da segnare sul calendario, come stabilito dal D.P.R. n. 322/1998:
- dal 30 aprile 2025 al 30 giugno 2025 – per la presentazione cartacea presso gli uffici di Poste Italiane;
- dal 30 aprile al 31 ottobre 2025 – per la presentazione telematica fatta in completa autonomia o tramite un intermediario abilitato.
Le novità
Le istruzioni aggiornate del Modello Redditi PF 2025 introducono diversi cambiamenti che riguardano detrazioni, aliquote fiscali e nuove disposizioni normative. Ecco le principali modifiche:
- Aliquote IRPEF: per il 2024 le aliquote sono state ridotte a tre scaglioni.
- Bonus tredicesima: riconosciuto un bonus di 100 euro ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 28.000 euro.
- Codice Identificativo Nazionale (CIN): nuova sezione nel Quadro RB per identificare gli immobili destinati a locazione turistica.
- Credito d’imposta per investimenti in start-up e PMI innovative: riconosciuto per importi eccedenti l’imposta lorda dovuta.
- Detrazione bonus mobili: il tetto massimo di spesa detraibile è fissato a 5.000 euro.
- Detrazione per lavoro dipendente: aumentata a 1.955 euro per chi ha un reddito fino a 15.000 euro.
- Detrazione Sismabonus ed eliminazione barriere architettoniche: spese detraibili in 10 rate di pari importo.
- Detrazione Superbonus: aliquota ridotta al 70% con rateizzazione in 10 anni.
- Dichiarazione rettificativa Mod. 730/2025: introdotto un campo per correggere eventuali errori del 730.
- Imposta sostitutiva per frontalieri: possibilità di optare per un regime agevolato sulla retribuzione svizzera.
- IVIE e IVAFE: imposta sugli immobili esteri fissata all’1,06%, mentre per prodotti finanziari in paesi a regime fiscale privilegiato l’aliquota è del 4 per mille.
- Lavoratori impatriati: ridefinizione delle agevolazioni per chi rientra in Italia dal 2024.
- Lavoro dipendente all’estero in zona di frontiera: il reddito eccedente 10.000 euro concorre alla formazione del reddito complessivo.
- Lavoro sportivo dilettantistico e professionistico: dal 1° luglio 2024, non sarà più possibile assimilare questi redditi a quelli da lavoro autonomo.
- Rimodulazione delle detrazioni per oneri: riduzione di 260 euro per i contribuenti con reddito superiore a 50.000 euro.
- Tassazione dei lavoratori frontalieri: possibilità di applicare un’imposta sostitutiva pari al 25% di quella applicata in Svizzera.
Per sommi capi, queste sono le novità più importanti. Per uno studio più approfondite dei diversi punti, consigliamo l’attenta lettura delle istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate. È sempre bene procedere in questo modo per accertarsi di rispettare gli obblighi previsti ed eventualmente beneficiare delle nuove agevolazioni.