Nel 2021 per poter richiedere il reddito di cittadinanza occorre avere un Isee in corso di validità. In pratica, per chi ha intenzione di richiedere il sussidio, occorrerà presentare la Dsu e ottenere l’Isee 2021, dal momento che quello dello scorso anno è scaduto il 31 dicembre scorso.
Il nuovo Isee è importante anche per chi il reddito di cittadinanza già lo percepisce, perché per la continuità di erogazione occorre rinnovare la Dsu. Il nuovo Isee potrebbe aprire a nuovi potenziali beneficiari del reddito di cittadinanza. Infatti cambia l’anno di riferimento dei dati da inserire nella Dsu. E per qualcuno potrebbero cambiare i redditi ed i patrimoni, superando magari le soglie ostative che gli hanno impedito di rientrare tra i beneficiari nel 2020. Per questo occorre fare il punto della situazione, andando a ricordare quali sono i requisiti utili alla fruizione del beneficio.
Reddito di cittadinanza, i requisiti della residenza e della cittadinanza
Il reddito di cittadinanza è destinato in primo luogo a soggetti che sono residenti in Italia da almeno 10 anni dei quali gli ultimi 2 in via continuativa. Bisogna anche essere cittadini italiani o di uno Stato membro della Unione Europea. In alternativa si può ottenere il benefit in qualità di familiari di di italiani e comunitari. Possibile l’accesso alla misura anche in qualità di cittadini extracomunitari titolari del diritto di soggiorno, sia esso permanente o la ex carta di soggiorno. Inoltre possibile rientrare nella misura se titolari dei protezione sussidiaria o di asilo politico.
I limiti di redditi, patrimoni e il nuovo Isee
Come dicevamo, occorre avere un Isee in corso di validità e non superiore a 9.360 euro. L’Isee deve fare riferimento ai redditi di ciascun componente il nucleo familiare per l’anno di imposta 2019. Questo è molto importante perché rispetto all’Isee 2020, cambia l’anno di riferimento che prima era il 2018 e adesso il 2019, con possibilità che la situazione reddituale di un nucleo familiare sia cambiata da un anno all’altro e con la possibilità di rientrare nel reddito di cittadinanza da cui prima si era esclusi.
Anche il patrimonio mobiliare deve essere riferito al 31 dicembre 2019, quindi saldo e giacenza media dei conti correnti, carte, libretti e depositi devono essere quelli disponibili rima del 2020.
La soglia del patrimonio mobiliare da non superare è quella di 6.000 euro, aumentata di 2.000 euro per ogni componente successivo al primo, fino alla soglia massima di 10.000 euro a sua volta incrementata di 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo, di 5.000 euro per ogni componente disabile e di 7.500 per ogni componente disabile non autosufficiente.
Per gli immobili, escludendo la casa di abitazione, non ci devono essere case di proprietà del nucleo familiare per un valore complessivo superiore a 30.000 euro.