Il reddito di cittadinanza nel 2022 sarà interessato da due eventi, uno classico, che si ripete ogni anno ed uno che fa parte dell’ennesimo giro di boa della misura.
Parliamo dei rinnovi dei sussidi, dal momento che per tutti occorre provvedere a gennaio e per alcuni servirà replicare l’operazione con tanto di nuova domanda nel corso del 2020.
Il rinnovo del reddito di cittadinanza passa come al solito dall’Isee in corso di validità. Occorre soprattutto rinnovare la DSU, in modo tale da avere un Isee valido a tutti gli effetti. Questo adempimento va fatto immediatamente, e se non intervengono variazioni in corso di anno, non va ripetuto.
Diverso il caso di chi arriva a scadenza dei 18 mesi di sussidio. In genere sono due le tipologie di soggetti che nel 2022 dovranno rinnovare non solo l’Isee, ma tutta la domanda del sussidio. Sono coloro i quali arrivano alla scadenza dei primi 18 mesi di beneficio e chi si trova alla scadenza dei 36 mesi.
Cosa devono fare i beneficiari del reddito di cittadinanza adesso
Chi percepisce il reddito di cittadinanza già adesso, continuerà a farlo pure nel 2022. Naturalmente, sempre che siano confermati i requisiti previsti e utili alla fruizione.
Come sempre si passa dall’Isee. E quello del2021 è scaduto il 31 dicembre scorso. Quindi adesso serve il nuovo Isee per continuare a percepire il sussidio. Senza Isee in corso di validità, il rischio di vedersi sospendere la mensilità di febbraio è elevatissimo.
Occorre presentare la nuova DSU per il nuovo Isee . Va detto che cambia l’anno di riferimento della DSU che è il 2020. Occorre quindi utilizzare i redditi prodotti nel corso del 2020, quelli delle certificazioni uniche 2021, del 730/2021 o del modello Redditi Persone Fisiche 2021.
E lo stesso periodo deve essere quello delle dotazioni patrimoniali, sia mobiliari, come le giacenze medie in banca o alle poste che immobiliari (case, terreni, fabbricati). Tutte devono essere al 31 dicembre 2020.
Requisiti reddito di cittadinanza
Per fugare dubbi, per chi deve verificare se ha ancora il diritto alla misura, ecco un sintetico riepilogo dei requisiti previsti:
- Cittadinanza italiana o di uno stato UE o extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo (deve averlo il richiedente);
- Residenza in Italia del richiedente da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo (non ancora certa la riduzione a 2 anni anche per la prima residenza in Italia);
- Isee pari o inferiore a 9.360 euro per l’intero nucleo familiare privo di minori;
- Patrimonio immobiliare inferiore a 30.000 euro senza considerare la casa di abitazione;
- Patrimonio immobiliare sotto 6.000 euro per i singoli, a cui aggiungere 2.000 euro per ogni componente successivo al primo fino a 10.000 euro, 1.000 euro a figlio o 5.000/7.500 euro per ogni componente disabile in base alla gravità.
Reddito di cittadinanza dopo i primi 36 mesi
Introdotto con il decreto n° 4 del 2019 (cd decretone, con anche la quota 100 dentro) ad introdurre il reddito di cittadinanza. La misura introdotta per la durata di 18 mesi, può essere rinnovata. E nel decreto nessun limite ai rinnovi. Stando a quanto c’è scritto nel decreto quindi, via libera al rinnovo nel 2022 per chi ha terminato i primi 18 mesi ma anche per chi ha finito tutti i 36 mesi.
L’Isee rinnovato adesso ha validità fino al prossimo 31 dicembre e quindi, per chi nel corso del 2022 si troverà alla fine di 18 o 36 mesi di fruizione (peri primi beneficiari del sussidio, che lo hanno percepito da aprile 2019, la scadenza è aprile 2022), non si dovrà ripresentare la DSU. Occorrerà produrre domanda, cioè una nuova istanza di reddito di cittadinanza. Come da decreto, occorrerà aspettare 30 giorni perpoter ripresentare domanda. In pratica, occorre restare un mese senza sussidio. Nel mese in cui non si percepirà nulla, occorre presentare al nuova domanda per poter tornare a beneficiare del sussidio dal mese successivo.