Come ci è stato tante volte ripetuto il Reddito di Cittadinanza non è stato pensato come un sussidio per chi non lavora, ma come uno strumento di stimolo per chi cerca un impiego stabile.
Reddito di Cittadinanza in una unica soluzione
In questa ottica nel D.L. 28 gennaio 2019, n. 4, in cui è contenuta tutta la normativa e le modalità di attuazione del Reddito di Cittadinanza, è stato previsto nell’art.8 al comma 4, la possibilità di richiedere la liquidazione di sei mensilità in una unica volta per chi decide di aprire partita Iva e intraprendere una attività in proprio.
Come si può leggere nell’Art. 8. Incentivi per l’impresa e per il lavoratore, al comma 4, che riportiamo integralmente in coda, le modalità di richiesta e successiva erogazione dipendono da un decreto concertato tra i vari Ministeri coinvolti, ma non essendo stata ancora pubblicata alcuna norma attuativa, al momento la richiesta non è presentabile.
La cifra massima erogabile ammonta quindi 4.860 euro pari infatti a sei volte 780 euro, l’importo limite del RdC, ovviamente al richiedente l’eventuale erogazione sarebbe pari a quanto percepito mensilmente moltiplicato sei.
Oltre che essere legato all’inizio di una attività lavorativa autonoma c’è un’altra condizioni da rispettare, la richiesta deve essere presentata entro i primi dodici mesi di fruizione del Reddito di Cittadinanza.
Testo integrale del comma 4 art. 8 D.L. 28 gennaio 2019, n. 4 – Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni.
“4. Ai beneficiari del Rdc che avviano un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa entro i primi dodici mesi di fruizione del Rdc è riconosciuto in un’unica soluzione un beneficio addizionale pari a sei mensilità del Rdc, nei limiti di 780 euro mensili. Le modalità di richiesta e di erogazione del beneficio addizionale sono stabilite con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro dello sviluppo economico.”