Matteo Renzi propone qualcosa che fa tremare tante famiglie che versano in condizioni di povertà. Non è la prima volta, ma stavolta la proposta del leader di Italia Viva mira concretamente all’abolizione del Reddito di Cittadinanza.
Protagonista principale della caduta del governo Conte bis, Matteo Renzi prende sempre più le distanze dalla politica del Movimento 5 Stelle avvicinandosi a quella del centrodestra. In questa direzione va anche la proposta di indire un referendum abrogativo a cui gli italiani, rispondendo sì, aderirebbero all’idea di eliminare il Reddito di Cittadinanza considerata una misura assistenzialistica fine a se stessa che non ha portato a nuovi posti di lavoro.
Tuttavia, Renzi ha sottolineato che la raccolta firme per promuovere il referendum sarà realizzata dopo l’elezione del Presidente della Repubblica che avverrà nel 2022. Ma cosa ne pensano gli altri?
Luigi Di Maio è convinto che il Reddito di Cittadinanza sia una misura indispensabile per sostenere le famiglie più povere, ma che deve essere modificata in concomitanza con una nuova Riforma del Lavoro.
Il presidente dell’INPS Pasquale Tridico è sulla stessa linea del ministro M5S per gli Affari Esteri. Mentre, a concordare con la proposta di Renzi e la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Matteo Salvini spinge da tempo per l’introduzione di alcune correzioni, il leader della Lega sostiene che siano più i problemi portati dal RdC che i benefici.
Liberi e Uguali si scaglia contro l’idea di Renzi, Forza Italia sembra essere d’accordo con l’abrogazione del sussidio, ma per adesso sono sembrate solo parole e nessuna iniziativa concreta.
Anche Confindustria ha lanciato una proposta mirata a consentire la cumulabilità del reddito di lavoro stagionale con il Reddito di Cittadinanza. Tuttavia, l’idea principale è di modificare il sussidio in modo radicale.