Reddito di cittadinanza, ecco chi ha due card RDC senza nemmeno saperlo, ma solo su una arriverà il sussidio. Reddito di cittadinanza, ecco chi ha due card RDC senza nemmeno saperlo, ma solo su una arriverà il sussidio.

Reddito di cittadinanza ancora novità da gennaio: si riducono i mesi di sussidio

Ancora ipotesi e novità per il reddito di cittadinanza. Si cambia ancora e adesso in vista della legge di Bilancio anche il sottosegretario del Ministero del Lavoro, il leghista Claudio Durigon ha confermato che l’intenzione del Governo è quella di modificare la misura. Ma come verrà modificata e cosa cambierà tanto per i beneficiari attuali che per chi proverà richiederlo negli anni a venire? Una domanda comune a molti interessati, e nel mirino finisce la durata del sussidio.

Stop al reddito di cittadinanza per chi non ha 60 anni

  • Ormai appare chiaro il reddito di cittadinanza come lo conosciamo oggi ha le ore contate. Infatti nella legge di Bilancio molto cambierà per la misura principale di contrasto alla povertà mai introdotta in Italia. Infatti si continua a lavorare su alcune novità per questa misura che ha consentito ad oltre 2 milioni di beneficiari di prendere un sussidio mensile ormai da oltre tre anni. Ciò che dovrebbe cambiare e anche la durata del sussidio. Infatti sulle limitazioni in base all’età, che dovrebbero tagliare fuori quanti non hanno compiuto i 60 anni di età tutto appare chiaro. Niente sussidio se sono abili al lavoro. Infatti è assai probabile che per le future richieste del sussidio, la misura verrà negata a chi avendo meno di 60 anni di età, non ha altre problematiche tra queste:
  • Figli minori a carico e problemi per la loro gestione;
  • Invalidità propria o casi di invalidità in famiglia;
  • Particolari problematiche di famiglia.

Massimo 36 mesi di sussidio dal 2023

Come si legge sulle pagine del quotidiano Il Messaggero, che ha intervistato Claudio Durigon, l’idea è quella di limitare la misura che oggi in pratica è fruibile per un intera vita da parte dei beneficiari. Infatti il sussidio si può prendere per 18 mesi, rinnovabili di 18 in 18, con una una pausa di un mese tra i vari rinnovi. In pratica un beneficiario del sussidio lo può percepire, ISEE permettendo e a requisiti confermati, per 18 mesi. Aspettando un altro mese, cioè l’intervallo tra un rinnovo e l’altro, si ripresenta domanda per ulteriori 18 mesi. E così via per l’intera vita. Secondo l’idea di Durigon, che poi è quella della Lega, il sussidio dovrebbe durare massimo 36 mesi. Il meccanismo dovrebbe essere quello già più volte proposto. Il reddito di cittadinanza sarà erogato per 18 mesi. Dopo, ci saranno 6 mesi di attesa con formazione e inserimento nel mondo del lavoro e poi ulteriori 12 mesi. Dopo i primi 30 mesi, ulteriori 6 mesi di stop con ulteriore formazione e poi gli ultimi 6 mesi di sussidio. In pratica 36 mesi e poi nulla più sarebbe dovuto ad interessati.