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Reddito di Cittadinanza: cambiamenti in vista

Il RdC sta per cambiare: ecco in quale direzione va il governo.

Dopo aver alzato un polverone con la proposta di referendum sul Reddito di Cittadinanza, evento che non potrà realizzarsi al momento, ma che potrebbe essere rimesso sul piatto dopo l’elezioni del nuovo Presidente della Repubblica, si fa un gran parlare tra gli addetti ai lavori e Mario Draghi non ha aggirato l’argomento.

Il Premier ha tenuto a sottolineare l’importanza del Reddito di Cittadinanza come misura di sostegno ai poveri, quindi, non è da prendere in considerazione una sua eventuale abolizione. Tuttavia, molte cose potrebbero cambiare. Ad esempio, molte forze politiche, compreso il M5S che l’ha fortemente voluto, hanno palesato l’intenzione di apportare delle modifiche per quanto concerne la formazione dei beneficiari. L’obiettivo finale è facilitare il reinserimento nel mondo del lavoro.

Tuttavia, è inutile sottolineare che fino a quando non miglioreranno le condizioni di lavoro e non solo dal punto di vista economico, sino a quando non si riuscirà a debellare il fenomeno del lavoro nero, il Reddito di Cittadinanza rappresenta una misura di sostegno a cui ci si può aggrappare, in sostituzione di un lavoro pesante e mal pagato.

Ciò che serve, è stravolgere le politiche del lavoro, affinché il RdC possa rappresentare un’occasione solo temporanea da sfruttare in attesa di una decente occupazione, e non un sostegno permanente sul quale cullarsi.

In parole più semplici, la formazione dei percettori del Reddito di Cittadinanza potrebbe diventare obbligatoria, soprattutto per chi non ha nemmeno titoli di studio adeguati. Troppi destinatari rifiutano dei lavori e tra l’altro sono pochissimi a svolgere lavori socialmente utili, la maggioranza resta a casa.

In ogni caso, va rivisto il sistema lavoro anche per ottimizzare il RdC. Nei primi sei mesi del 2021 sono 3,7 milioni i beneficiari e solo il 15% circa ha trovato lavoro. I navigator sono tra i principali artefici del flop ed è probabile che si tornerà ai Centri per l’Impiego.

In conclusione, il Reddito di Cittadinanza non dovrebbe essere abolito, ma intorno ad esso, tante cose sono destinate a cambiare per impedire che diventi un sostegno anche per i fannulloni e non solo per i veri poveri.