Il reddito di cittadinanza continua ad essere l’argomento principale su cui la manovra del governo rischia di arenarsi e di non arrivare completata al 20 dicembre. Con il rischio, che però non sembra concreto, di esercizio provvisorio nel caso in cui l’operazione non venga completata per tempo. Sulle pensioni, la flat-tax, le cartelle e così via dicendo, sembra che tutto fili meglio. Sul reddito di cittadinanza invece c’è più discussione, e non perché nella maggioranza qualcuno abbia cambiato idea su tagli e riduzioni del sussidio. Ma è esattamente l’opposto. Tagli e riduzioni rischiano di diventar ancora più rigidi. E resta fermo l’obiettivo di cestinare per sempre la misura nel 2024.
Reddito di cittadinanza di 12, 8 e 7 mesi, durata diversa in base ai beneficiari
Cambia la durata del reddito di cittadinanza nel 2023 e questo oramai non è più una novità dal momento che ormai è un punto cardine dell’operato del governo Meloni. Così come non ci sono dubbi sul fatto che nel 2024 la misura cesserà di esistere. La durata ridotta quindi riguarderà tutti i beneficiari, vecchi e nuovi. Se è vero che finirà nel 2024 la durata massima del sussidio sarà di 12 mesi. Ma solo per determinate categorie di beneficiari e famiglie. Per gli altri la durata sarà di soli 8 mesi. E in zona cesarini, cioè nelle ultime ore sembra che per altri contribuenti si scenderà a 7 mesi.
Le differenze di durata del sussidio in base alla categoria di appartenenza
Quindi, ricapitolando, 12 mesi di sussidio solo per le famiglie con al loro interno soggetti con oltre 60 anni di età, invalidi o minorenni. Sono i cosiddetti fragili. Quelli che dovrebbero rientrare anche nella ipotetica nuova misura del 2024, sia essa una riproposizione del vecchio REI (reddito di inclusione) o un nuovo reddito di sussistenza. Per soggetti tra 18 e 59 anni di età il sussidio dovrebbe scendere a 8 mesi. Anzi, sembra che qualcosa sia cambiato. Forse si finirà con tre fasce e con 8 mesi solo per soggetti tra i 40 ed i 59 anni. Chi non arriva a 40 anni potrebbe finire con un sussidio fino a 7 mesi. Questo l’oggetto di un correttivo che vorrebbero inserire con un emendamento.