Sono molti i genitori e i figli che ci scrivono per capire se il figlio a carico che sposta la residenza possa avere diritto al reddito di cittadinanza, ma pochi si soffermano su quali possono essere le conseguenze fiscali di tale scelta.
Rispondiamo ad un lettore di Pensioniefisco.it che ci scrive:
Buonasera sono un dipendente Pubblico e sono proprietario dell’immobile ho a carico mia moglie e mio figlio 35enne quest’ultimo vuole andare a vivere in affitto ,facendo entrambi un’isee nuovo per prendere il rdc con contratto di affitto regolare , essendo inoccupato nullatenente senza redditi solo a carico mio ai fini di detrazioni Irpef rimangono lo stesso, per uscire dalla residenza ai fini di rdc deve cambiare residenza o basta solo il domicilio se permesso , cosa cambia a livello fiscale e tutto il resto essendo che fino a d’ora è a carico mio in tutti i sensi mi può spiegare bene nei dettagli il da farsi visto che i CAF e i padronati danno versioni discordanti al proposito grazie in anticipo di tutto.
Reddito di cittadinanza per figli a carico
Anche in precedenti articoli abbiamo parlato della possibilità dei figli a carico di cambiare residenza per percepire il reddito di cittadinanza. In questo caso il nostro lungimirante lettore, però, si pone anche la preoccupazione di capire cosa tutto ciò potrebbe comportare a livello fiscale.
Il figlio di 35 anni a carico comporta per il genitore di fruire delle detrazioni per figlio a carico ma anche delle eventuali detrazioni spese mediche sostenute per il familiare a carico.
Ovviamente se il figlio cambia residenza resta a carico del genitore fino al momento che non ha redditi superiori a 2840 euro l’anno (per figli fino a 24 anni di età il reddito annuo per essere a carico è di 4000 euro).
Per avere diritto al reddito di cittadinanza suo figlio deve cambiare residenza (non basta il domicilio, con il cambio di domicilio resterebbe nel nucleo familiare dei genitori) e nel momento che inizierebbe a percepire il reddito di cittadinanza supererebbe i limiti di reddito che gli permettono di restare a carico del genitore (basterebbe un reddito di cittadinanza di 236 euro mensili per uscire dal carico familiare).
Se si stipula un regolare contratto di affitto il figlio potrebbe avere diritto a 500 euro mensili più il contributo affitto di 280 euro (se l’affitto pagato mensilmente è pari o superiore a questa cifra).
Di fatto, quindi, se suo figlio vuole cambiare residenza per percepire il reddito di cittadinanza dovete considerare ogni aspetto: dal reddito annuo che attualmente possiede, dalle giacenze medie dei conti correnti, libretti di risparmio e di deposito a suo nome perchè il reddito di cittadinanza pieno spetta solo a chi ha Isee uguale a zero (e l’ISEE si riferisce ai redditi e ai patrimoni posseduti nel 2019). Per ISee diverso da zero è un’integrazione al reddito fino a 500 euro al mese, per il nucleo familiare mono componente.
Spero di aver risposto a tutte le sue incertezze al riguardo.
Per dubbi e domande è possibile scrivere a: info@pensioniefisco.it
I nostri esperti provvederanno a dare una risposta al tuo quesito in base all’originalità.