A partire dal 1 gennaio 2021 l’importo spettante con il reddito di cittadinanza sarà ricalcolato.
Come già accaduto ad inizio 2020, infatti, ai beneficiari del sussidio sarà richiesto l’aggiornamento dell’Isee, pena la decadenza della prestazione.
Ed inevitabilmente con l’Isee aggiornato si andrà incontro ad un ricalcolo delle somme spettanti.
Alcuni beneficiari del reddito di cittadinanza potrebbero vedere l’importo spettante aumentato, altri diminuito, ma ci saranno anche alcuni nuclei familiari che potranno perdere il diritto alla misura.
Ricalcolo reddito di cittadinanza 2021
Ovviamente, fermo restando l’obbligo di presentare un Isee aggiornato dopo la scadenza di quello attualmente in corso di validità, l’importo del reddito di cittadinanza sarà ricalcolato sull’Isee 2021.
L’importo erogato, quindi, a partire dal gennaio 2021 dipenderà senza alcuna ombra di dubbio, dalla situazione reddituale del nucleo familiare fotografata dall’ISEE.
A far cumulo saranno non solo i redditi familiari ma anche il patrimonio mobiliare ed immobiliare. Nel caso che con il nuovo Isee non si rientri nei requisiti richiesti per l’accesso alla misura il beneficio sarà sospeso.
La validità dell’Isee è di 12 mesi ma in ogni caso scade il 31 dicembre dell’anno di presentazione, e quanti lo hanno rinnovato a gennaio 2020 per continuare a fruire del reddito di cittadinanza, dovranno procedere ad un nuovo rinnovo a gennaio 2021. Con il nuovo Isee i nuclei familiari dovranno dimostrare di essere ancora in possesso dei requisiti necessari per continuare a fruire del reddito di cittadinanza.
La data ultima per presentare l’Isee aggiornato senza vedersi sospendere il reddito di cittadinanza è il 31 gennaio 2021, in base all’Isee presentato nel mese di gennaio, quindi, avverranno i ricalcoli automatici della somma spettante con l’erogazione di febbraio.
A rimetterci nel calcolo dell’importo spettante saranno coloro che nel corso del 2019 hanno avuto una situazione economica migliore rispetto all’anno precedente (l’Isee 2020, infatti, si basa sui redditi percepiti nel corso del 2018, mentre quello 2021 si baserà sui redditi del 2019).