Reddito di cittadinanza 2022 Reddito di cittadinanza 2022

Reddito di cittadinanza: rimane il buco sui controlli

Reddito di cittadinanza, l’INPS paga il sussidio senza effettuare i dovuti controlli.

Il reddito di cittadinanza è arrivato al suo primo giro di boa, alla scadenza dei primi 18 mesi per chi ha richiesto il sussidio fin dall’inizio, marzo 2019. E mentre già si parla di una revisione del sussidio la legge che ha introdotto il reddito di cittadinanza rimane tutt’oggi inapplicata su un punto fondamentale, quello dei controlli.

Reddito di cittadinanza senza controlli

Il Movimento 5 Stelle aveva assicurato che i controlli sui requisiti del reddito di cittadinanza sarebbero stati molto rigorosi, ma a quasi 2 anni dall’introduzione del sussidio contro la povertà rimangono ancora inapplicati.

Fino ad ora, infatti, il sussidio è stato erogato senza tutti i controlli previsti.

La legge, infatti, stabilisce che entro 5 giorni dalla presentazione della domanda l’INPS debba verificare il possesso dei requisiti incrociando i propri dati con quelli “dall’Anagrafe tributaria, dal Pubblico registro automobilistico e dalle altre amministrazioni pubbliche detentrici dei dati, le informazioni necessarie”.

“Con provvedimento dell’Inps, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, sono definite la tipologia dei dati, le modalità di acquisizione e le misure a tutela degli interessati. In ogni caso  il riconoscimento da parte dell’Inps avviene entro la fine del mese successivo alla trasmissione della domanda”, anche senza aver effettuato tutte le verifiche.

Ad oggi, dopo ben 20 mesi di erogazione del sussisio ci troviamo al punto che il 20 novembre 2020 l’INPS ha presentato al Garante il provvedimento dell’acquisizione dati dalle altre amministrazioni, ma nonostante il via libera del Garante, arrivato il 26 novembre, l’INPS dovrà provvedere ad eseguire le singole convenzione per lo scambio dati con Pra per eventuale possesso di veicoli, con anagrafe tributaria per i risparmi e depositi, con il casellario giudizioario per eventuali carichi penali, con regioni, comuni ecc…

Solo dopo l’INPS potrà provvedere ad effettuare i controlli prima del pagamento, dopo aver erogato il sussidio per 20 mesi.