Nella notte il Consiglio dei Ministri ha fissato la data per il referendum confermativo per il Taglio dei parlamentari: si voterà il 20 e 21 settembre. Stessi giorni fissati anche per le elezioni suppletive nei collegi 03 della Sardegna e 09 del Veneto.
Nel comunicato di Palazzo Chigi si legge: “La data delle consultazioni è stata individuata in modo da far coincidere la data del referendum confermativo e quella delle elezioni suppletive, in conformità a quanto disposto dall’articolo 1-bis del decreto-legge 20 aprile 2020, n. 26, secondo cui per le consultazioni elettorali resta fermo il principio di concentrazione delle scadenze elettorali, in considerazione delle esigenze di contenimento della spesa e delle misure precauzionali per la tutela della salute degli elettori e dei componenti di seggio”.
Taglio parlamentari
Con il referendum si chiede la conferma della legge che prevede il taglio dei parlamentari. Se il referendum avrà esito positivo si ridurrebbero i seggi di 345 unità nel seguente modo:
- attualmente alla Camera ci sono 630 deputati e sarebbero ridotti a 400
- attualmente al Senato ci sono 315 senatori e sarebbero ridotti a 200
Il testo sottoposto al parere dei cittadini sarà il seguente:
Si tratta di un referendum confermativo, il quarto nella storia della Repubblica italiana, dal titolo “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”.
Il testo di legge, che si chiede di confermare agli italiani, prevede la riduzione del 36.5% dei parlamentari e porterebbe di fatto i seggi alla Camera dagli attuali 630 a 400 e i seggi al Senato dagli attuali 315 a 200.
Il quesito cui saremo chiamati a rispondere è il seguente: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – Serie generale – n° 240 del 12 ottobre 2019?».
Si ricorda che il referendum, essendo confermativo, non richiede il raggiungimento di un quorum per essere valido.