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Riforma contributiva della pensione, ecco chi penalizza

Scopri cosa cambia con la riforma pensione in Italia: dal calcolo interamente contributivo alle possibili penalizzazioni dell’assegno.

Ormai il sistema previdenziale italiano va verso il calcolo interamente contributivo delle pensioni, una cosa che sempre di più spaventa i lavoratori che vedono nel calcolo contributivo una penalizzazione dell’assegno spettante. Questo nuovo approccio al calcolo delle prestazioni pensionistiche sembra preoccupare molti, poiché si teme che possa portare a pensioni sempre più basse.

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Perchè il calcolo contributivo spaventa?

Il calcolo contributivo è diverso da quello retributivo poichè nella determinazione dell’importo della pensione si tengono in considerazione solo i contributi versati durante l’intera carriera lavorativa invece delle ultime retribuzioni degli ultimi anni di lavoro. Attualmente, il sistema previdenziale prevede anche un calcolo misto che combina gli elementi contributivi e retributivi: per chi ha iniziato a lavorare prima del 1996, l’assegno viene calcolato sia con il sistema retributivo che con quello contributivo.

La riforma in corso, che porterà all’utilizzazione del solo calcolo contributivo, desta preoccupazioni tra coloro che hanno accumulato 18 anni di lavoro entro la fine del 1995. Questi lavoratori hanno paure di subire tagli significativi alle loro pensioni. Questa penalizzazione, però, va considerato che non colpirà tutti allo stesso modo.

Con il passare degli anni, infatti, sono sempre meno i lavoratori che possono vantare almeno 18 anni di contributi maturati alla fine del 1995. Man mano che si va avanti, infatti, la maggior parte dei lavoratori avrà una parte sempre maggiore dei contributi calcolati nel sistema contributivo, e questo significa che l’impatto di una penalizzazione sarebbe molto minore.

Ad esempio, un lavoratore che ha iniziato a lavorare nel 1990 avrà solo 5 anni di lavoro calcolati con il sistema retributivo. Con 34 anni di contributi, di cui 29 anni contributivi, la penalizzazione per i primi 5 anni di carriera retributiva sarebbe quasi trascurabile. Questo esempio evidenzia come, con il tempo, il peso del sistema retributivo diminuirà, mitigando i timori di tagli significativi alle pensioni.