Superare la riforma Fornero non passa inevitabilmente da una profonda e nuova riforma delle pensioni. Basterebbe per esempio, ritoccare ciò che la riforma Fornero ha toccato nel 2011, quando molti lavoratori si trovarono senza pensioni e senza lavoro. I requisiti previdenziali furono spostati in avanti in maniera netta. Le pensioni di vecchiaia che erano destinate a uomini con 65 anni di età o donne con 60 anni di età adesso sono arrivate per tutti indistintamente a 67 anni. E su questo, tornare indietro appare impossibile. Le pensioni di anzianità scomparvero del tutto. Sostituite a partire da allora, dalle pensioni anticipate, quelle che oggi hanno raggiunto per gli uomini la soglia dei 42 anni e 10 mesi di contributi da completare. E per le donne si è arrivati a 41 anni e 10 mesi. Poca flessibilità e pensioni più distanti sono in punti cardine da ritoccare dunque. E forse sulle pensioni fusione tra due misure per superare la riforma Fornero è la via più facile. Ma come funzionerebbe il sistema?
Come ritoccare una riforma Fornero che a nessuno piace
Da ritocchi ad opzione donna a quota 41 per tutti, la riforma delle pensioni ormai ha i suoi capisaldi. Non tutto però sarà possibile. Perché soldi in cassa il governo non ne ha. Superare la riforma Fornero quindi tutto è tranne che facile. Eppure una via ci sarebbe. Fondere due misure per farne una sola però potrebbe risultare una specie di toccasana. Eliminando limiti e vincoli, due misure in una potrebbero garantire un ritorno alle vecchie pensioni di anzianità più o meno. Non si tornerà ai 40 anni delle vecchie pensioni di anzianità, oppure alla quota 96 di una volta con le pensioni a 60 anni con 35 anni di contributi, ma un alleggerimento delle regole Fornero si materializzerebbe lo stesso. Sulle pensioni fusione tra due misure per superare la riforma Fornero quindi, e adesso vediamo come.
L’unica strada per superare la riforma Fornero è questa ed è facile da sfruttare
Si va verso una quota 41 pura, unica e universale per tutti. Niente più distinzioni tra contribuenti. Niente misure destinate a precoci soltanto quindi. E niente misure destinate solo a caregivers o invalidi, niente lavori gravosi o disoccupati. In sostanza, addio alla quota 41 per i precoci di oggi. E se a questo si aggiunge il fatto che verrebbe eliminata l’età anagrafica minima dei 62 anni di età di quota 103, il gioco è fatto. Con 41 anni di contribuzione versata tutti in pensione con una misura unica e universale. Sulle pensioni fusione tra due misure per superare la riforma Fornero quindi facendo confluire la quota 41 precoci e la quota 103 in una unica misura senza vincoli.