Anche per il governo di Mario Draghi uno degli obiettivi da intraprendere è quello della riforma fiscale. Proprio il premier su questo argomento ha cercato di fornire più elementi per far capire come potrebbe cambiare la tassazione nel prossimo futuro.
Draghi e riforma del fisco
Gli ingredienti della riforma fiscale del governo Draghi sembrerebbero essere Irpef maggiormente progressiva con revisione di aliquote e scaglioni ed intervenire con una riforma uniforme e non cambiando una tassa alla volta.
“Il sistema tributario è un meccanismo complesso, le cui parti si legano una all’altra. Non è una buona idea cambiare le tasse una alla volta” e parlando di “una revisione profonda dell’Irpef con il duplice obiettivo di semplificare e razionalizzare la struttura del prelievo, riducendo gradualmente il carico fiscale e preservando la progressività”. – ha affermato il premier indicando la strada da seguire. E proprio su questo imput il MEF sta studiando come fare a ridurre le tasse che gravano sugli italiani.
I modelli utilizzati come esempio sono essenzialmente due: uno che preveda 3 scaglioni di aliquota e uno che che prevede l’aliquota continua, come il modello tedesco. In entrambi i casi l’obiettivo primario rimane quello di ridurre la pressione che grava sui redditi Irpef con un occhio anche all’aumento del PIL e al calo della disoccupazione.
L’obiettivo primario sembrerebbe quello di ridurre la pressione fiscale del ceto medio, quello compreso tra i 28mila ed i 53mila euro l’anno ed entrambi i modelli presi da esempio servirebbero allo scopo.