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Riforma pensioni 2024: 58, 62 o 63 anni per accedere?

Per una riforma pensioni strutturale è da attendere ancora, ma nel 2024 quanti anni di contributi saranno necessari per l’uscita?

I tavoli di confronto tra governo e parti sociali sono argomento di discussione in questa fine estate che ci accompagnerà alla nuova Legge di Bilancio. Proprio nella manovra saranno previste le nuove misure previdenziali, perchè come ogni anno, la riforma pensioni è rimandata a data da destinarsi.

Non ci sono abbastanza risorse per le riforma pensioni che l’esecutivo vuole e, quindi, ci si limita a qualche misura tampone per tirare avanti un altro anno, nella speranza che il prossimo sia quello buono per superare la Legge Fornero e per dare qualche certezza ai lavoratori che devono lasciare il mondo del lavoro.

Riforma pensioni 2024, quanti anni per uscire?

Non ci si può attendere nessuna riforma strutturale per il 2024. Ci saranno misure provvisorie, temporanee e, molto probabilmente, prorogate dal 2023. Neanche lo sforzo di trovare una misura nuova, si rinnoveranno quelle esistenti perchè il governo ha altre priorità per il momento.

Sarà prorogata la quota 103 che permette di andare in pensione a 62 anni e con almeno 41 anni di contributi versati. Si tratta di una misura non accessibile a tutti visto che non tutti riescono a mettere da parte 41 anni di lavoro svolto e molti lavoratori, a causa di precarietà e disoccupazione faticano anche a raggiungere i 20 anni minimi richiesti per la pensione di vecchiaia.

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Le proroghe in vista

Sarà prorogata anche l’Ape sociale, molto probabilmente con qualche aggiustatina. Per far contenti i sindacati si rimetterà mano alla lista dei lavoratori gravosi. Le parti sociali si riterrebbero soddisfatte anche se fosse ampliata la platea dei gravosi con quella allargata oggi utilizzata per l’accesso all’Ape sociale. Confermata quasi certamente, anche la pensione a 63 anni con 30 o 36 anni di contributi per il 2024.

Altra grande proroga attesa è quella di Opzione donna, ma da questo punto di vista dovrebbe essere in programma qualche cambiamento dopo le novità introdotte nel 2023 che hanno irrigidito notevolmente i requisiti di accesso alla misura. Molto probabilmente sarà eliminato il requisito dei figli per accedere qualche anno prima, ma visti i costi che comporta la misura, potrebbe essere richiesto qualche anno in più per accedere. Non più 58 anni come lo scorso anno ( e come quest’anno per invalide e caregiver con 2 figli e per disoccupate in generale), ma ne potrebbero essere chiesti anche 60 di anni, sempre unitamente ai 35 anni di contributi. Per novità al riguardo bisogna attendere il prossimo tavolo di incontro tra governo e parti sociali.