Con la Legge di Bilancio 2023 il Governo ha messo una toppa al capitolo pensioni. Andando in qualche modo ad evitare lo scalone che avrebbe inevitabilmente lasciato la scadenza della quota 102. Con quota 103 e proroga secca dell’Ape sociale permette, quindi, ancora pensionamenti flessibili. Un po’ meno flessibili, invece, le modifiche apportate all’opzione donna che lasciano l’amaro in bocca a molte lavoratrici che aspettavano, invece, una proroga secca. Ma come sarà la riforma pensione 2024? Quella che dovrebbe portare ulteriori cambiamenti all’opzione donna e avvicinarci ad una quota 41 per tutti senza limiti di età?.
Riforma pensioni 2024, ancora 12 mesi per decidere
Con le misure introdotte provvisoriamente nel 2023, il Governo si è preso ulteriori 12 mesi di tempo per poter lavorare a una riforma pensioni strutturale. Quella che permetta il superamento della Legge Fornero senza scossoni e scaloni per i lavoratori. Durante questi 12 mesi, senza alcun dubbio, ci saranno diversi incontri con le parti sociali per una riforma strutturale della previdenza. E la scelta dell’esecutivo ad oggi appare molto chiara: puntare sull’uscita con 41 anni di contributi per tutti, indipendentemente dall’età.
Il punto finale di questa riforma dovrà essere la pensione quota 41 per tutti, senza limiti di età. Quella che tanto vuole Matteo Salvini. Una misura che se venisse adottata già dal 2024 avrebbe un costo ci 3 miliardi di euro solo per il primo biennio.
L’opzione donna e i cambiamenti
L’opzione donna cambiata dalla Legge di Bilancio non piace. Nè ai sindacati nè alle lavoratrici. La misura è stata stravolta e, mentre prima era aperta a tutte da 58 anni, ora si sale a 60 anni. Ed è limitata solo a 3 categorie tutelate. Inoltre l’età di accesso scende in base ai figli avuti.
Si sta tentando di mediare e di riportare l’opzione donna a quella che era originariamente, ma a quando pare le spese sarebbero troppo alte e si ipotizza che l’età, anche in caso di modifica, potrebbe essere lasciata a 60 anni.
In ogni caso tra gli obiettivi dell’esecutivo nella riforma pensioni c’è quello di rendere la pensione accessibile a tutti. Anhce in base alle esigenze personali e di salute del lavoratore. Quindi potrebbero essere previsti degli scivoli per chi ha problemi di salute o di famiglia. Ma resta tutto da vedere.