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Riforma pensioni, 7 anni prima con l’isopensione: le novità e l’eventuale proroga

Nella riforma pensioni si torna a parlare anche della misura che permette un anticipo di 7 anni, l’isopensione.

La riforma pensioni continua il suo iter con i tavoli di incontro, l’ultimo dei quali si è tenuto il 14 ottobre 2020.

Molte le misure in campo, sia da attuare nelle prossima legge di Bilancio sia come vera e propria riforma per andare a sopperire alla scadenza della quota 100 il 31 dicembre 2021.

Il Governo, ovviamente, con le misure da inserire nella legge di Bilancio deve tenere inevitabilmente presente anche la prospettiva della fine del blocco dei licenziamenti e della scadenza della cassa integrazione e proprio per questo l’attenzione di rivolge anche ad una misura che potrebbe, per coloro che non sono più giovanissimi, essere una via di uscita alla disoccupazione.

Isopensione, in pensione 7 anni prima, ma per chi?

Si torna, quindi, a parlare di isopensione , uno strumento che permette il pensionamento con 7 anni di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia.

Senza una eventuale proroga nella Legge di Bilancio l’attuale anticipo di 7 anni tornerebbe ai 4 anni inizialmente previsti.

Con una proroga dell’isopensione, quindi, in qualche modo si vorrebbe dare alle aziende la possibilità dell’utilizzo dello scivolo di 7 anni per l’uscita dei lavoratori in esubero.

Trattandosi di una misura dedicata soltanto ad aziende con un certo numero di dipendenti ed essendo, anche, interamente a carico del datore di lavoro, in ogni caso non può e non deve essere pensata come un intervento che vada a risolvere la maggior parte dei problemi.