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Riforma pensioni anticipate, la sorpresa di settembre con il DEF? ecco la verità

Con la Nota di aggiornamento del DEF maggiori certezze sulle novità per la riforma delle pensioni.

Se qualcuno pensava ad un a profonda e strutturale riforma delle pensioni per il 2024 dovrà rivedere le sue aspettative e rinviare tutto al futuro. Ciò che sembrava priorità immediata, cioè il varo della riforma entro al fine del 2023, è diventato nel tempo un obbiettivo da portare a compimento entro la fine della legislatura. Ma novità importanti arriveranno in questo mese di settembre, in attesa che si arrivi alla legge di Bilancio di fine anno. A settembre esce la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza, che è il documento che anticipa la legge di stabilità di fine anno.

Dalla Nota di aggiornamento del DEF gli indizi sulla riforma delle pensioni

pensioni

Pare ormai chiaro che dare sostegno alla famiglia e ridurre le tasse tra taglio del cuneo fiscale e riforma fiscale, sono le priorità individuate da governo per la prossima manovra finanziaria. Una legge di Bilancio che dovrebbe valere circa 30 miliardi di euro, come da tempo si vocifera. Ma la stragrande maggioranza delle risorse dovrebbe andare verso queste priorità prima citate. Per le pensioni resterebbe poco ma quanto? Una domanda che avrà presto la sua risposta. Infatti è proprio nel DEF che si potranno verificare le cifre che verranno individuate come quelle da spendere per il pacchetto previdenziale.

La Nota di aggiornamento del documento di economia e finanze


Per fine settembre, la Nota di aggiornamento del DEF darà maggiori certezze sulle cifre che riguarderanno il pacchetto pensioni della legge di Bilancio 2024. Sembra che sarà di 1,5 miliardi il tesoretto a disposizione per le pensioni. Ma se consideriamo che ci saranno dentro questa somma anche le cifre che si spenderanno per l’adeguamento delle pensioni al tasso di inflazione, ecco che per le nuove misure non ci sono da fare voli pindarici. Ad oggi oltre alla proroga della pensione a 62 anni con la quota 103 o delle proroghe di opzione donna e Ape sociale, c’è poco altro che potrà accadere.