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Riforma pensioni: con quota 102 taglio dell’assegno dal 4 al 15%

In arrivo la quota 102 per sostituire la quota 100? Vediamo quali sarebbero le perdite sull’assegno previdenziale,

La quota 100 va in pensione ma al suo posto potrebbe arrivare la quota 102. Si tratta di una misura basta sullo stesso meccanismo ma che richiede almeno 2 anni in più per accedere. Vediamo cosa potrebbe prevedere la nuova misura e quali costi avrebbe per chi la sceglie.

Riforma pensioni con quota 102

La quota 102, se confermata, entrerebbe in vigore solo a partire dal 1 gennaio 2022.  L’anticipo pensionistico si centrerebbe con 64 anni di età congiuntamente ad almeno 38 anni di contribuzione maturata.

Progetica ha fatto delle stime sull’anticipo pensionistico della quota 102 portando quelle che sarebbero le penalizzazioni sull’assegno previdenziale (date non da un’effettiva penalizzazione ma soltanto dal mancato versamento dei contributi per il pensionamento anticipato. Si tratta quindi di una valutazione di quello che si perderebbe rispetto alla pensione di vecchiaia conseguita al compimento dei 67 anni).

Con un anticipo di un anno, accedendo quindi soltanto a 66 anni, la perdita sull’assegno sarebbe di circa il 4%.

Per chi decide di anticipare 3 anni e 8 mesi la perdita sull’assegno sarebbe di quasi il 15%, considerando non solo i contributi in meno versati ma anche il diverso coefficiente di trasformazione applicato.

Il taglio dell’assegno sarebbe dato, come quando se ne parlava per la quota 100, non da un’effettiva penalizzazione ma dai minori contributi versati.