Legge di Bilancio è entrata in vigore da poco meno di una settimana ma in ambito pensioni non è detta l’ultima parola. Ancora potrebbero esserci dei cambiamenti dell’ultimo minuto grazie al Decreto Milleproroghe atteso a breve. Proprio questa potrebbe, infatti, essere l’occasione di apportare modifiche urgenti alle pensioni, prima della riforma vera e propria. Ma andiamo con ordine.
Modifiche alla previdenza prima della riforma pensioni?
La pensione opzione donna così come è stata prorogata non piace alle lavoratrici. Ma neanche alle parti sociali. Troppi vincoli, infatti, rendono la misure elitaria e poco utilizzabile. E proprio questo non permette più a una grande platea di beneficiarie di utilizzarla, pur pagando un taglio sul proprio assegno, per uscire a 58 anni dal mondo del lavoro.
Così com’è l’opzione donna è snaturata e permetterà l’accesso all’anticipo solo ad una manciata di lavoratrici. Caregiver, invalide e disoccupate. Ma solo quest’ultime indistintamente a 58 anni. Per le altre due categorie uscire a 58 anni richiede l’aver avuto almeno 2 figli. Altrimenti uscita a 59 anni (con un figlio) o a 60 anni.
I vincoli dell’opzione donna sono troppi
Proprio per i troppi vincoli si voleva già prima dell’approvazione della Legge di Bilancio una modifica dell’Opzione donna. Ma non c’è stato margine per una discussione in tal senso. Ed ora si attende il Decreto Milleproroghe per poter lavorare su eventuali modifiche. Si esclude una proroga secca della misura così com’è. Troppo costosa per le casse dello Stato.
L’alternativa sembrerebbe essere quella di permettere l’uscita a tutte le lavoratrici, sia autonome che dipendenti, a 60 anni. Anche in questo caso ci sarebbero spese per le coperture, ma sarebbero certamente minori. Ma quanto converrebbe alle lavoratrici una misura prorogata in questo modo?
Gli altri interventi da qui al 2024
Sempre nel Decreto Milleproroghe si sta pensando di ampliare anche la platea dei beneficiari dell’APe sociale. Per gli altri interventi in ambito previdenziale, invece, tutto è rimandato alla riforma strutturale, quella che dovrebbe entrare in vigore nel 2024.
Come abbiamo già anticipato con questa riforma si intende superare gradualmente la Legge Fornero introducendo la Quota 41 per tutti senza limiti di età. Cosa che probabilmente non sarà possibile già a partire dal 2024 ma richiederà qualche anno di tempo.