La Legge di Bilancio non può più essere modificata e così la pseudo riforma pensioni prevista per il prossimo anno. E sarà pubblicata prevedendo una pensione opzione donna con la variabile figli. E che concede l’uscita dai 58 ai 60 anni in base ai figli avuti. E sarà limitata solo ai profili di tutela scelti: caregiver, invalide e disoccupate. Solo queste ultime potranno accedere a 58 anni indipendentemente dai figli avuti.
Ma non tutti sembra essere ancora perduto e c’è ancora una speranza che la norma venga modificata.
L’apertura del governo sulla riforma pensione e sull’opzione donna
Il Governo si impegna ad un apertura per correttivi sull’Opzione donna nel prossimo incontro con le parti sociale. Ma anche per riflettere più approfonditamente sulle soglie di perequazioni delle pensioni. Lo scopo è quello di cercare di far salire lievemente la rivalutazione piena. Che ora è prevista fino a 4 volte l’importo del trattamento minimo INPS.
Anche se Giorgia Meloni non chiude la porta a queste discussioni, fa sapere che dovrà muoversi per forza di cose con cautela perché gli spazi in cui muoversi finanziariamente sono davvero stretti. Il Governo in questa fase ha deciso che lo scopo primario era aiutare chi ne aveva più bisogno e rischiava, quindi, di non farcela.
Non è ancora detta, quindi l’ultima parola sull’Opzione donna legata ai figli avuti e ai profili di tutela. La Legge di Bilancio non è più modificabile, ma una rettifica potrebbe trovare spazio nel decreto Milleproroghe.