Non si placano le proteste in Francia per la riforma delle pensioni che ha innalzato l’età pensionabile da 62 a 64 anni. E a 64 anni si arriverà solo nel 2030, quando la riforma raggiungerà il suo termine.
C’è da dire che attualmente i francesi sono il popolo che va in pensione prima con l’età legale fissata per gli uomini a 62 anni. Con la riforma si innalza questa età a 64 entro il 2030 e si terminano alcuni regimi speciali per talune categorie, ma la cosa si applica solo per i nuovi assunti. Inoltre per la pensione piena si devono raggiungere i 43 anni di lavoro. E la riforma porta anche un aumento della pensione minima di 100 euro al mese.
Ma i francesi protestano
Nonostante l’età pensionabile entro 7 anni salirà a 64 anni i francesi saranno comunque la popolazione ad andare in pensione prima rispetto al resto d’Europa dove l’età pensionabile di vecchiaia è molto più alta. Si pensi che in Italia è fissata a 67 anni e tenderà a salire con gli anni. E la stessa erà è richiesta anche in Germania,Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.
Da tener presente anche un’altra differenza che si deve ricercare nel calcolo della pensione: mentre in Italia si tiene conto di tutti i contributi versati, in Francia si tiene conto solo dei 25 anni migliori di lavoro e su quelli viene calcolata la pensione per tutti gli anni di contributi versati.
La Francia, quindi, sta protestando per una riforma che in Italia i lavoratori pagherebbero per avere. A riprova che nessun popolo è soddisfatto di quello che ha e vorrebbe avere sempre di più.