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Riforma pensioni, nel 2024 salva quella a 42 anni e 10 mesi

Nessuna preoccupazione per la pensione anticipata a 42 anni e 10 mesi di contributi perchè molto probabilmente la riforma pensioni slitta.


Per chi è in procinto di raggiungere i requisiti di accesso alla pensione anticipata ordinaria nel corso del 2023 o nel corso del 2024, la domanda più pressante in questo momento è sapere cosa accadrà alla misura il prossimo anno con la riforma delle pensioni.

Ma se come si ipotizza la riforma sarà rimandata per una proroga della quota 103 nel 2024, qualsiasi cambiamento slitterà almeno di un anno.

Pensione 42 anni e 10 mesi salva

Per chi matura i requisiti di accesso (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne) entro il 31 dicembre 2023senza una riforma pensioni 2024 che cancella totalmente la Legge Fornero, il diritto di accesso rimarrebbe inalterato.  Ed, in ogni caso, i requisiti raggiunti nel 2023, cristallizzerebbero il diritto alla pensione.

Questo anche se la finestra di attesa di 3 mesi facesse scivolare il diritto al pensionamento dopo la fine del 2023. Il diritto sarebbe esercitabile anche negli anni successivi. Anche dopo una eventuale riforma delle pensioni che, per assurdo dovesse cancellare la misura.

Risulta più difficile invece, prevedere cosa accadrebbe per coloro che dovessero raggiungere gli stessi requisiti dopo l’attuazione della riforma in questione. Perchè se la Fornero fosse cancellata a partire e sostituita con un’altra legge previdenziale che prevede altri requisiti di accesso alla pensione anticipata, sarebbe questi ultimi ad essere validi per chi non ha cristallizzato il diritto.

Ovviamente se le intenzioni del Governo sono quelle di una sostituzione graduale della Legge Fornero potrebbe anche essere che le misure in essa previste restino inalterate ancora per qualche anno. Ma queste, per ora, sono solo considerazioni che rientrano nel campo delle ipotesi.