Di problemi con il modello 730 sono tantissimi i lavoratori che li hanno. Soprattutto sui rimborsi fiscali i problemi sono davvero molti. Infatti mancati rimborsi, ritardi e così via dicendo, sono davvero all’ordine del giorno. E spesso la colpa è del datore di lavoro.
“Sono una ex dipendente di un azienda privata. A settembre 2021 ho presentato dichiarazione 730, ed ero in credito di 636 euro che il mio datore di lavoro non mi ha mai liquidato (sul sito dell’Agenzia dell’Entrate dà come messaggio invece, “liquidato a marzo 2022″. Quest’anno stessa storia, presentata a giugno la dichiarazione e, tutt’ora, il rimborso non si è visto. Premesso che a fine settembre di quest’anno sono stata licenziata da questa azienda (cambio d’appalto, ne è subentrata un altra che mi ha assunto), come mi devo comportare? NON posso contattarli, sono completamente irreperibili, non ho nessun modo per chiedere spiegazioni. Questi benedetti soldi, miei di diritto, quando mi verranno dati e da chi? Grazie”
Il 730 può essere integrato dal Modello Redditi PF
Il caso della nostra lettrice non è affatto raro. Quando un rimborso fiscale non viene pagato, le cause possono essere diverse. In primo luogo per i controlli del Fisco. Controlli che per chi corregge la dichiarazione dei redditi precompilata scattano nel momento in cui le correzioni finiscono con il generare sostanziali variazioni di imposta, con eccedenze significative sia a credito del contribuente che a debito. Controlli che scattano automaticamente nel momento in cui il rimborso spettante da un lavoratore o contribuente, supera i 4.000 euro. Ma può essere anche il datore di lavoro a non provvedere a quello che per lui è un obbligo assoluto. Infatti in virtù del suo ruolo di sostituto di imposta, il datore di lavoro deve provvedere ad effettuare i versamenti del credito ai suoi dipendenti. Se non lo fa il contribuente può denunciarlo alle autorità competenti. Infatti il credito IRPEF è un diritto del contribuente. Per la dichiarazione di quest’anno, la nostra lettrice può intervenire ancora, producendo il modello Redditi PF e chiedendo il rimborso al Fisco. Che deve provvedere a versarlo anche se con tempi più lunghi rispetto al datore di lavoro.
Per le annualità passate la via legale è quella possibile
La nostra lettrice per l’annualità precedente dovrebbe passare alle vie legali contro il suo datore di lavoro. Che nel frattempo è diventato il suo ex datore di lavoro sparendo anche dalla circolazione. Il ché peggiora una situazione già grave. In effetti anche le possibilità di ricorrere alle vie legali è impossibile. Potrà verificare da un CAF se nel modello Redditi PF da presentare adesso potrà richiamare come credito di imposta ciò che non ha ottenuto nell’annualità fiscale precedente. Una situazione davvero particolare che non può essere risolta così su due piedi e con una consulenza a distanza.