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Rottamazione cartelle 2025, questa è la definitiva

La rottamazione delle cartelle sta suscitando molto interesse nell’ultimo periodo per due novità in arrivo che interessano i cittadini: da una parte la riammissione alla rottamazione quater per i decaduti, dall’altra la rottamazione quinquies annunciata come quella che permetterà di chiudere i conti con il Fisco.

Entrambe le misure sono molto attese anche se molti lettori ci hanno scritto per farci notare che la riammissione alla rottamazione quater non è poi così conveniente.

Bruno da Foggia ci scrive: Sono decaduto dalla rottamazione quater perché ho una rata di 2.200 euro e non sono riuscito a pagarla lo scorso novembre. Ho saltato, quindi, la rata di novembre e quella di febbraio, e con la riammissione salterà anche quella di maggio. Mi sono fatto due conti e la rata che dovrei, ipoteticamente, pagare a luglio sarà quella che pagavo prima maggiorata da un decimo di quelle saltata, ovvero altri 660 euro. La rata che non riesco a pagare sale da 2.200 euro a 2.880 euro, come possono pretendere che io ce la faccia a non decadere di nuovo?

I limiti della riammissione alla rottamazione

Abbiamo scelto la mail di Bruno perché è quella che racchiude la problematica principale della riammissione alla rottamazione quater. Quella che farà si che la maggior parte dei decaduti scelga di attendere la rottamazione quinquies. Con il rischio, magari di non rientrarci per qualsiasi motivo.

Se il legislatore avesse voluto dare una possibilità ai cittadini di saldare il debito permettendo la riammissioni alla rottamazione, le soluzioni che avrebbe potuto prendere, per rendere la vita più agevole ai decaduti, sono diverse. Una poteva essere quella di lasciare la rata inalterata allungando, però, il piano di dilazione di tante rate quante sono quelle saltata. In questo modo non si sarebbe avuto un aumento dell’importo da pagare.

Un’altra soluzione poteva essere quella di dilazionare nuovamente tutto il debito residuo in cinque anni, perché se un contribuente è decaduto, molto probabilmente non ce l’ha fatta a versare le rate troppo alte.

La rottamazione definitiva è questa

La scelta di procedere con due misure distinte appare assurda, visto che la rottamazione quinquies è molto più appetibile della riammissione alla quater.

Perché non scegliere una misura unica, sia per i nuovi debiti che per i decaduti dalla rottamazione quater e fare in modo che il pagamento del debito sia più agevole per tutti?

La rottamazione definitiva dei debiti avrebbe potuto essere la quinquies, così come contenuta nella proposta presentata al parlamento, in cui ricomprendere tutti i debiti. In questo modo si poteva avere un duplice beneficio: chiudere i conti con il passato saldando tutti i debiti, alleggerire il magazzino delle cartelle dell’Ader. Ma si è preferito procedere diversamente, anche se il motivo non appare molto chiaro.

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