La rottamazione delle cartelle e una delle due soluzioni che il governo ha deciso di introdurre nella legge di Bilancio per consentire ai contribuenti di fare pace con il fisco. Il provvedimento fa parte del grande contenitore che è stato ribattezzato tregua fiscale che altro non è che una specie di pace fiscale di nuova generazione. Due sono i provvedimenti principali uno è la cancellazione delle cartelle fino al 2015 se di importo inferiore a 1.000 euro. L’altro provvedimento invece è proprio la rottamazione delle cartelle. Ed è proprio questa misura che andremo ad approfondire in questo nostro focus.
Rottamazione cartelle, come funziona quella 2023
La rottamazione più che la cancellazione delle cartelle fino al 2015, consentirà ai contribuenti di mettersi in regola con tutti i debiti affidati all’agente della riscossione nel periodo compreso tra il primo gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022. Con la rottamazione vengono abbattute di sanzioni e interessi per ritardata iscrizione a ruolo, le cartelle che sono state affidate al concessionario nel periodo prima citato. Ma non solo, perché con la rottamazione le cartelle oltre ad essere scontate possono essere pagate anche a rate. E sono rate piuttosto lunghe di durata dal momento che si possono pagare in cinque anni.
Rottamazione fino al 2027?
Le rate sono trimestrali e si pagano quattro volte all’anno a scadenze prefissate. Il piano di ammortamento della rottamazione inizia nel 2023 con la prima rata in scadenza il 31 luglio del prossimo anno. Questa data è importante anche per chi desidera pagare in unica soluzione. La seconda rata del 2023 è fissata per il 30 novembre. Con le due rate dell’anno prossimo il contribuente interessato dal piano di rateizzazione massimo dovrà pagare il 20% complessivo del debito totale scontato di sanzioni e interessi come detto prima. In pratica sono due rate pari al 10% l’una. Le altre rate che restano (in tutto 16) saranno tutte di importo identico è pari al 5% del debito complessivo. Le scadenze annuali prefissate saranno quelle del 28 febbraio, del 31 maggio, del 31 luglio e del 30 novembre. Il piano di ammortamento totale scade quindi a novembre del 2027.