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Rottamazione cartelle esattoriali al buio, si saprà qualcosa solo a giugno

La domanda di riammissione alla rottamazione sarà al buio non si saprà l’importo del debito residuo.

Rottamazione con istanza di riammissione al buio. Presentando la domanda di riammissione alla rottamazione quater entro il 30 aprile 2025, i decaduti saranno riammessi al piano di dilazione agevolato per i debiti già contenuti nella prima istanza di accesso.

Chi è decaduto entro il 31 dicembre 2024 dalla rottamazione quater può essere riammesso, ma va tenuto presente che rispetto al piano di dilazione originario almeno 3 rate non risulteranno pagate (quella che ha portato alla decadenza, che nella migliore delle ipotesi è quella del 30 novembre 2024, a cui aggiungere quella del 28 febbraio e del 31 maggio 2025) e che ci saranno solo 10 rate per rateizzare il debito residuo.

Rottamazione al buio

Il primo pagamento richiesto con la riammissione è entro il 31 luglio 2025, ma l’Agenzia delle Entrate risponderà alla domanda di riammissione solo entro il 30 giugno 2025. In sede di domanda al contribuente non è comunicato l’ammontare della singola rata e neanche quello del debito residuo. Gli importi si potranno conoscere solo con la risposta del Fisco, un mese prima della scadenza della prima rata.

Chi vuole rientrare nella rottamazione quater, quindi, è costretto a presentare domanda senza conoscere gli importi che dovrà, poi, andare a versare. L’alternativa è quella di procedere a un calcolo in autonomia del nuovo dovuto dividendo il debito residuo per 10 rate o aggiungendo alla vecchia rata che si pagava un decimo di tutte le rate saltate.

La piattaforma per presentare domanda è stata aperta lo scorso 11 marzo 2025 e le domande, come detto, possono essere presentate entro il 30 aprile.

Cosa si vede nella domanda?

Quando si presenta l’istanza di riammissione è possibile vedere le cartelle esattoriali per le quali il contribuente aveva richiesto l’accesso alla definizione agevolata da cui, poi, è decaduto.

Per ogni singola cartella il contribuente può selezionare i carichi per i quali intende riattivare la rottamazione quater (e non selezionare quelli per i quali la riammissione non interessa).

Ma anche se c’è la lista delle cartelle per le quali si è decaduti dalla rottamazione quater e si possano selezionare i carichi da riammettere,  ai contribuenti non viene comunicato il totale ancora dovuto, il debito residuo per il quale si ricomincerà a pagare la rottamazione quater.

I contribuenti, di fatto, presenteranno l’istanza senza sapere poi quando andranno realmente a pagare con le scadenze già previste che sono:

  • 31 luglio 2025;
  • 30 novembre 2025;
  • 28 febbraio 2026;
  • 31 maggio 2026;
  • 31 luglio 2026;
  • 30 novembre 2026;
  • 28 febbraio 2027;
  • 31 maggio 2027;
  • 31 luglio 2027;
  • 30 novembre 2027.

Il calcolo in autonomia potrebbe essere anche abbastanza complicato se il contribuente decaduto sugli stessi debiti aveva avviato già una dilazione ordinaria (in questo caso non è possibile sapere quanta parte de debito residuo sia stata già versata) iniziando a pagare le rate.

Il nuovo importo complessivo, in ogni caso risulterà al netto di rate della rottamazione già pagate e di eventuali pagamenti effettuati successivamente alla decadenza.