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Rottamazione cartelle esattoriali: come azzerare i debiti fino al 2025

Ecco tre misure che prese contemporaneamente adesso possono azzerare i debiti fino al 2025, tra nuova rottamazione delle cartelle e rate ordinarie.

Da qualche giorno è stata riattivata la procedura di richiesta della riattivazione della rottamazione quater per chi era stato escluso dalla sanatoria. Ma per la rottamazione cartelle esattoriali non è finita qua. Infatti si sta ancora studiando la rottamazione quinquies.

Con la proposta della Lega depositata al Senato. E nel frattempo il 2025 ha segnato l’entrata in vigore della riforma della riscossione. Con le cartelle esattoriali, a prescindere dalle nuove rottamazioni e dalle vecchie, che possono essere dilazionate per più tempo.

Se davvero presto entrerà in vigore la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, potremmo trovarci con ben tre strumenti in aiuto dei contribuenti indebitati. Tre strumenti che messi insieme potrebbero portare la parola fine ai debiti della stragrande maggioranza dei cittadini che sono alle prese con gli atti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Rottamazione cartelle esattoriali: come azzerare i debiti fino al 2025 con l’Agenzia delle Entrate

Partiamo dalla nuova adesione alla rottamazione quater che molti contribuenti possono adesso chiedere. Entro il 30 aprile chi è decaduto dal precedente piano può adesso rientrare. Parliamo della rottamazione delle cartelle esattoriali che ha visto i natali nel 2024.

Con le domande entro il 30 giugno 2023 e i primi due pagamenti delle 18 rate previste, proprio nel 2023, a ottobre e novembre. Chi ha saltato una rata è decaduto dal beneficio. Ma adesso può chiedere che tutte le rate che non ha pagato, possono essere pagate in 10 rate,, insieme alle altre 10 rate in scadenza da luglio 2025 a novembre 2027.

Ricordiamo che per la rottamazione quater gli interessati hanno potuto rottamare le cartelle fino al 30 giugno 2022. Con 18 rate trimestrali da ottobre 2023 a novembre 2027.

Nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, come sarebbe?

Con la nuova rottamazione quinquies che la Lega vorrebbe introdurre, ecco che si potrebbero rottamare tutte le cartelle fino al 31 dicembre 2023. Un periodo più lungo, da usare magari per chi, per le cartelle fino al 30 giugno 2022 ha usato la rottamazione quater, e per le cartelle più recenti e fino al 31 dicembre 2023 potrà usare la nuova rottamazione quinquies.

La nuova sanatoria dovrebbe avere 120 rate di dilazione massima. Rate mensili e non trimestrali. E quindi 10 anni di dilazione. E con gli stessi vantaggi di annullamento sanzioni e interessi, oltre che degli aggi di riscossione, della rottamazione quater.

I piani di dilazione ordinari in aggiunta alle sanatorie

Con le due rottamazioni delle cartelle, se anche la quinquies entrerà in funzione, i contribuenti alle prese con tante cartelle esattoriali potranno chiudere la partita fino al 31 dicembre 2023. E per quelle più nuove, ecco la novità della riforma della riscossione. Si possono chiedere fino a 84 rate per i piani di dilazione ordinari.

Fino al 2024 le rate dei piani di dilazione ordinaria, tranne che nei casi di conclamate e documentate prove di difficoltà economiche dei contribuenti, arrivavano a massimo 72 rate mensili.

Adesso da 6 si passa a 7 anni e da 72 a 84 rate. Il tutto per spiegare che alla luce delle tre diverse possibilità, ci potrebbe essere il contribuente che ha aderito alla rottamazione quater e sta pagando le rate di quella sanatoria per i debiti fino al 30 giugno 2022.

Poi potrà aderire ed iniziare a pagare le rate della rottamazione quinquies. Per i debiti fino al 31 dicembre 2023. E per quelli del 2024 e di questi mesi del 2025, ecco la richiesta di rateizzazione ordinaria e via ai pagamenti delle 84 rate. Chiudendo tutti i debiti fino al giorno della domanda di rateizzazione.