Mentre la Lega spinge per l’attuazione di una rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali, il viceministro all’Economia Maurizio Leo apre uno spiraglio alla riapertura dei termini della quater. Si era pensato che la riapertura dei termini, da inserire nel Decreto Milleproroghe, avrebbe portato anche un ampliamento della sanatoria, e sul tema, a quanto pare, non c’è unanimità.
Molto probabilmente i termini saranno riaperti soltanto per i decaduti, coloro che pur avendo aderito alla rottamazione non sono stati in grado di rimanere in regola con i pagamenti. Si tratta di circa 600.000 decaduti che potranno rientrare nel piano di dilazione agevolato.
Riapertura del termini, ma per chi?
Maurizio Leo ha chiarito che il no all’ampliamento della sanatoria non è motivato da ideologia, quanto da mancanza di risorse. Leo chiarisce infatti, di non essere contrario alla rottamazione ma serve cautela per le risorse. E aggiunge che al momento non ci sono risorse per l’attuazione di una rottamazione a 120 rate poiché richiede importantissimi finanziamenti.” Se si trovano le coperture, domani stesso io sottoscrivo, non solo 120 ma 240 rate“ conclude.
Leo sottolinea che al momento l’unica cosa che si può fare è rimettere in corsa coloro che sono decaduti dalla rottamazione quater perché non richiede uno sforzo finanziario enorme, ma per varare una nuova rottamazione a 120 rate le risorse servono e non ci sono.
Intanto l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha reso noti i dati delle entrate della rottamazione quater che superano le più rosee previsioni generando, a ogni tranche di pagamento, 1,1 miliardi di euro.
Quando arriva la rottamazione quinquies?
Nel frattempo, però i vertici della Lega hanno presentato alla Camera il disegno di legge Gusmeroli, per la rottamazione quinquies. Matteo Salvini, premier della Lega afferma di aver interloquito con il ministro Giancarlo Giorgetti sulla sanatoria e di essere pienamente in sintonia sull’argomento.
Il disegno di legge depositato prevede una rottamazione più ampia con rateizzazione mensile a 120 rate dello stesso importo (senza, quindi, due maxi rate iniziali) andando a ricomprendere le cartelle fino al 31 dicembre 2023.
Per la rottamazione si potrebbe palesare un percorso simile a quello del bonus elettrodomestici che prima è stato varato come disegno di legge e poi è stato inserito come emendamento alla Legge di Bilancio. CI si era provato con la Legge di Bilancio anche per la rottamazione, ma era stata scartata, così come è stato scartato un emendamento al decreto Milleproroghe per estraneità di materia con il contenuto del decreto.