Rottamazione delle cartelle esattoriali non prevede solo lo sconto sull’importo da pagare. Oltre agli sconti, stop ai pignoramenti e possibilità di ripartire senza debiti. La sanatoria in corso (la quater) e quella attesa (rottamazione quinquies) sono misure fiscali che i contribuenti attendono con ansia e trepidazione per mettersi a posto con il Fisco e azzerare i propri debiti. Con la rottamazione delle cartelle esattoriali i contribuenti hanno l’occasione di liberarsi dai debiti con il Fisco in modo più semplice e pagando meno, ma questo non è l’unico vantaggio. Cosa comporta davvero aderire alla sanatoria? E perché conviene approfittarne?
Ecco tutti i benefici concreti previsti per chi presenta domanda nei tempi previsti.
Addio a interessi e sanzioni con la rottamazione delle cartelle
Uno dei vantaggi principali della rottamazione consiste nell’eliminazione automatica delle sanzioni e degli interessi di mora. Il contribuente è chiamato a versare solo il capitale dovuto, cioè l’importo originario dell’imposta o tributo non pagato. Questo significa che, in molti casi, il debito fiscale può essere ridotto anche del 50% o più rispetto all’importo attuale iscritto a ruolo.
Un esempio concreto? Una cartella da 3.000 euro può trasformarsi in un debito reale da 1.500 o 1.800 euro. Anche se questo è il vantaggio principale della rottamazione non è l’unico.
L’adesione alla rottamazione blocca le azioni di riscossione forzata. Questo si traduce in uno stop immediato a eventuali procedimenti esecutivi avviati da Agenzia delle Entrate Riscossione.
Nel dettaglio, sono sospesi:
- fermi amministrativi su auto e veicoli;
- pignoramenti su conti correnti e stipendi;
- ipoteca sugli immobili;
- notifiche di nuovi atti esecutivi.
Chi presenta domanda di rottamazione è protetto da questi strumenti finché rispetta il piano di pagamento e la scadenza delle rate.
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Con la rottamazione si sbloccano i rimborsi fiscali
Molti contribuenti ignorano un ulteriore beneficio strategico: i rimborsi fiscali bloccati a causa delle cartelle vengono sbloccati automaticamente con la sola presentazione della domanda. Una volta presentata la domanda di adesione il contribuente è libero dai debiti anche senza aver pagato e il Fisco non tratterrà più i rimborsi IRPEF o altri crediti spettanti.
Questo può rappresentare una boccata d’ossigeno immediata, specialmente per famiglie e lavoratori in difficoltà.
Non è obbligatorio pagare tutto in un’unica soluzione. La rottamazione quater consente di rateizzare l’importo fino a 18 rate in 5 anni la quinquies dovrebbe prevedere di poter pagare il 120 rate e in 10 anni, con cadenza mensile e con importo della rata sensibilmente più basso. In entrambi i casi la dilazione consente di affrontare il debito in modo sostenibile, senza gravare sul bilancio familiare.
Aderire alla rottamazione significa anche ripulire la propria situazione fiscale. Le cartelle saldate o rateizzate non pesano più sul proprio profilo contribuente, agevolando anche in futuro l’accesso a finanziamenti, mutui o bandi pubblici.