Non c’è niente da fare, nonostante intoppi, difficoltà economiche, coperture mancanti, le possibilità che si torni ad una nuova rottamazione delle cartelle sono tante. Anzi, adesso ci sarebbe pure il decreto giusto che consente di inserire la versione quinquies della rottamazione nel palinsesto delle misure fiscali del nuovo anno.
Sul finire del 2024, quando erano in atto gli emendamenti alla legge di Bilancio, l’argomento fu affrontato, ma non se ne fece nulla. Adesso con il nuovo decreto Riscossione le cose potrebbero essere cambiate radicalmente. In pratica, sulla rottamazione delle cartelle esattoriali 2025 si riparte adesso. Ecco perché forse è la volta buona per la rottamazione quinquies.
Rottamazione delle cartelle esattoriali 2025 si riparte, ecco perché
Il governo è sempre sul pezzo per quanto riguarda due differenti provvedimenti che vorrebbe varare. Uno è il famoso taglio dell’IRPEF. Perché in effetti anche se la misura è collegata al concordato preventivo biennale i cui introiti non sono stati soddisfacenti in misura tale da fornire nell’immediato le coperture per agevolare il ceto medio sull’IRPEF tagliando il secondo scaglione, se ne riparla ancora oggi.
Il Viceministro al MEF Maurizio Leo infatti lo ha definito ancora una volta priorità.
E prioritario è anche varare una nuova rottamazione delle cartelle.
Nonostante il nulla di fatto all’emendamento leghista sulla rottamazione quinquies nella legge di Bilancio del 2025, qualcosa al riguardo si muove ancora.
E adesso potrebbe essere il decreto Milleproroghe l’atto giusto. Un decreto questo, che usando le parole della UIL e del suo segretario confederale Santo Biondo, diventa sempre più contenitore in cui inserire tutti i provvedimenti che non sono stati inseriti nella manovra e non semplicemente un atto che proroga provvedimenti e scadenze dei contribuenti.
Rottamazione quinquies e nuova sanatoria meglio della vecchia
Una nuova versione della rottamazione quinquies potrebbe davvero trovare i natali. Ma come sarebbe? La nuova rottamazione delle cartelle nel 2025 nascerebbe con delle nette differenze rispetto alla vecchia rottamazione delle cartelle. In base alla nuova proposta leghista infatti la rottamazione quinquies avrà diverse caratteristiche rispetto alla precedente. Con maggiori vantaggi rispetto alla versione quater.
Ma andiamo con ordine. La nuova rottamazione delle cartelle potrebbe concedere la facoltà di presentare domanda ai contribuenti, entro il 30 aprile 2025.
Per i contribuenti che otterranno l’ok alla definizione agevolata, la prima data di scadenza del pagamento sarà il 31 luglio. Sia per il pagamento in unica soluzione che per quello a rate. Infatti sarà il 31 luglio la prima scadenza della nuova rottamazione quinquies se la nuova versione ricalcherà quella che hanno provato ad introdurre quelli della Lega.
Cartelle esattoriali a rate, con la nuova rottamazione come per le rate ordinarie
Ed è proprio su questi piani di dilazione che si materializzano le maggiori differenze rispetto alla rottamazione precedente. Infatti si passa da 18 rate trimestrali in poco più di 4 anni a 120 rate mensili e quindi in 10 anni. In pratica con la rottamazione quinquies i contribuenti potranno pagare le loro cartelle sempre in maniera agevolata cioè al netto di sanzioni, interessi e aggi di riscossione.
Ma con più comode rate dal momento che sono rate mensili e non trimestrali e quindi con importi nettamente inferiori. E per un arco temporale maggiore che arriva a 10 anni. Basti pensare che con la rottamazione quater iniziata nel 2023 con le prime due maxi rate, la scadenza dell’ultima rata è fissata a novembre 2027. Con il nuovo piano che si avvierebbe il 31 luglio 2025, l’ultima rata sarebbe a fine giugno 2035.
Rottamazione quinquies, ecco alcuni punti cardine del piano
Oltretutto si alleggeriscono le rigidità tipiche della rottamazione delle cartelle perché anche la decadenza dalla rottamazione quinquies sarà molto più difficile da subire da parte dei contribuenti che non riescono a onorare le scadenze. Con la rottamazione quater infatti bastava non pagare anche una sola rata del piano di dilazione per decadere dal beneficio stesso della rottamazione. Con la nuova versione della rottamazione delle cartelle invece si potranno saltare fino a 8 rate, anche non consecutive, del piano di dilazione. E solo con la nona rata non pagata arriva la decadenza.
Con la nuova rottamazione quinquies si concederà il diritto di tornare a poter godere dei vantaggi della rottamazione anche a quei contribuenti che per colpa di una rata scaduta e non onorata entro i cinque giorni di tolleranza sono decaduti dal beneficio. Inoltre sarà possibile rottamare anche le cartelle più recenti. Parliamo di debiti diventati ruolo e affidati all’agente della riscossione tra il 1° luglio 2022 e il 31 dicembre 2023. Infatti con la rottamazione quater la data di affidamento del carico all’agente della riscossione per permettere a un debito di essere rottamato era fissata al 30 giugno 2022.