Il rapporto tra Fisco e cittadini va verso una semplificazione e soprattutto verso un più amichevole incontro. Perché se c’è una cosa che la riforma della riscossione si prefigge di realizzare questa cosa è proprio il cosiddetto Fisco Amico. Il contribuente non deve vedere più come un nemico il fisco. Facile a dirsi, difficile a realizzarsi. E per ovvie ragioni. Perché quando si parla di tasse il sentimento più comune è quello dell’oppressione. Se consideriamo che ci sono una miriade di balzelli che gravano sugli italiani, vedere un amico in quello che risulta essere il Fisco, non è una cosa facile. Però sembra che il trend stia cambiando.
Rottamazione perenne e sconti per IMU, multe e tasse, novità dal Fisco Amico 2025
Come riporta tgcom24 di Mediaset, il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo durante un incontro per la conferenza IFEL con gli amministratori locali tenutosi a Roma ha spiegato che è il momento di
“cambiare il rapporto tra il contribuente e l’ente locale impositore”. L’argomento è il Comune inteso come ente locale. E la materia sono le tasse locali e le multe, ovvero i vari balzelli che i contribuenti pagano al Comune dove risiedono o dove hanno proprietà.
C’è la Tassa sui Rifiuti, c’è l’Imposta Municipale Unica, ci sono le multe dei vigili urbani e così via dicendo. balzelli che come dicevamo gravano sui cittadini. E che da adesso potrebbero guardare con favore ai cittadini che sono precisi nei pagamenti e collaborativi, mentre con maggiore rigidità agli altri.
IMU, TARI e multe addio con il Fisco Amico
Una buona ed una cattiva notizia è ciò che mette in luce Leo parlando del progetto del Fisco Amico con gli amministratori locali. La buona notizia è che pare stia in cantiere un progetto di avviare una sorta di rottamazione perenne da concedere a cittadini che ricevono contestazioni su IMU, TARI e multe non pagate. In modo tale che se pagano subito possono godere di sconti su sanzioni e interessi. E se scelgono di pagare a rate possono godere di una dilazione favorevole con l’abbattimento ad 1/3 delle sanzioni.
Almeno questo è ciò che si riesce ad interpretare leggendo le parole del viceministro sulle pagine del sito già citato.
Buone nuove per qualcuno, cattive notizie per altri
Naturalmente tutto partirebbe dalla volontà del contribuente di adempiere, rispondendo positivamente alle contestazioni e scegliendo quale è la linea migliore per le sue possibilità, per chiudere la partita. E poi ci sarebbe la mano pesante per chi invece non è collaborativo. Perché passerebbero da 180 a 60 giorni i termini per il passaggio alle procedure di esecuzione forzata per chi non è in linea con le pretese dell’ente.
In sostanza, inizia a prendere forma quel progetto di cui si parlava anni fa, di un Fisco amico con gli amici e nemico con i nemici. Nel senso di un Fisco che magari arriverà a far pagare meno a chi ha sempre pagato in tempo e senza problemi, e a far pagare di più a chi ha fatto l’esatto contrario.
