Ecco chi può rottamare le cartelle esattoriali con la rottamazione quinquies che la Lega vuole varare e aggiungere le rate ordinarie. Ecco chi può rottamare le cartelle esattoriali con la rottamazione quinquies che la Lega vuole varare e aggiungere le rate ordinarie.

Rottamazione quinquies e rateizzazione ordinaria insieme, ecco chi può fare la Pace Fiscale

Ecco chi può rottamare le cartelle esattoriali con la rottamazione quinquies che la Lega vuole varare e aggiungere le rate ordinarie.

Si continua a parlare con insistenza di una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, perché la Lega nonostante quelle che sono vere e proprie porte in faccia alle sue proposte, continua imperterrita a spingere verso questa nuova Pace Fiscale. Non sono bastati il “NO” per questioni di copertura all’emendamento alla legge di Bilancio di dicembre 2024. E non è bastato il “NO” all’emendamento al decreto Milleproroghe, stavolta per questioni di tipologia di decreto (il Milleproroghe è un atto che serve a prorogare misure esistenti e in scadenza, non a varare misure nuove). La Lega sulla nuova rottamazione delle cartelle adesso tra picchetti in piazza e proposta di legge a sé stante, continua a volere fortemente questo provvedimento. E per come nasce, in base alla proposta leghista, si arriverebbe davvero ad una vera Pace Fiscale. Molti contribuenti sfruttando la nuova sanatoria e i piani di dilazione ordinari recentemente potenziati dalla riforma della riscossione, potranno chiudere davvero la partita.

Rottamazione quinquies e rateizzazione ordinaria insieme, ecco chi può fare la Pace Fiscale

La nuova rottamazione delle cartelle, chiamata rottamazione quinquies si discosterebbe dalle solite rottamazioni delle cartelle per ovvie ragioni. Infatti come la propone la Lega, dovrebbe prevedere domande entro il 30 aprile prossimo, con primo pagamento in scadenza il 31 luglio. Primo pagamento per la soluzione unica o per la prima rata di un nuovo piano dilazionatorio.
Nel dettaglio, con la nuova rottamazione, azzerate le sanzioni e gli interessi di ritardata iscrizione a ruolo, e naturalmente addio anche all’aggio di riscossione. Stop alle voci che aumentano a dismisura l’esborso per gli indebitati, e via alla possibilità di pagare in 10 anni e fino a 120 rate mensili, senza maxi rate iniziali e con decadenza che scatta solo dopo almeno 8 rate scadute e non pagate, anche se sono rate non consecutive.

Tra nuova rottamazione quinquies e solite rateizzazioni delle cartelle esattoriali

Per la nuova rottamazione, sono coperte le cartelle fino al 31 dicembre 2023. In pratica, tutti i debiti che gli enti hanno affidato all’Agenzia delle Entrate Riscossione entro la fine del 2023, possono entrare tra le cartelle rottamate. Rimangono scoperti i debiti di più recente affidamento.

Quindi, le cartelle divenute tali dal primo gennaio 2024 alla data più attuale. Cartelle che però potrebbero adesso entrare nelle rateazioni ordinarie. Cioè in quei provvedimenti che la riforma della riscossione ha prolungato di 12 mesi come piano di rateizzazione massimo. Infatti nel 2025 si è passati da 72 a 84 rate per i piani ordinari che non hanno bisogno per venire approvati, di particolari condizioni di criticità economiche da rispettare e dimostrare.

Rate che però, per chi può dimostrare con prove certe di essere in difficoltà reddituale e patrimoniale, possono arrivare a 120. Esattamente le stesse rate della nuova rottamazione delle cartelle. Per le rateizzazioni ordinarie naturalmente, i piani vengono concessi ma caricati di interessi. Per la rottamazione, come detto, il debito cala perché vengono azzerate sanzioni e interessi. Chi ha debiti affidati alla riscossione coattiva fino al 31 dicembre 2023 e debiti più recenti, potrà per i primi aderire alla rottamazione quinquies, per i secondi chiedere la rateizzazione ordinaria.