Cartelle esattoriali, salta la rottamazione quinquies ma arrivano le altre novità Cartelle esattoriali, salta la rottamazione quinquies ma arrivano le altre novità

Rottamazione quinquies in 120 rate con versamenti tutti i mesi, la novità che non ti aspetti

Si delinea una nuova possibilità di rottamazione quinquies in 10 anni e con versamenti mensili.

In arrivo la rottamazione quinquies in 10 anni (120 rate) e con versamenti mensili? Questa è l’ipotesi che sta girando nelle ultime ore, dopo l’annuncio fatto dalla Lega.

A gennaio, la Lega intende rilanciare il tema della rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali, con l’obiettivo di avviare una nuova proposta di legge che la preveda e che faccia fronte alle problematiche emerse dalle precedenti edizioni della rottamazione (rate trimestrali che alzano l’importo e rateazione in 5 anni, oltre a paletti troppo rigidi per la decadenza).

La nuova rottamazione quinquies in 10 anni

La dichiarazione arriva dal capogruppo alla Camera della Lega, Riccardo Molinari, che ha sottolineato come il partito sia pronto a presentare un nuovo progetto, una volta che i dati necessari saranno disponibili.

Secondo Molinari, la proposta prevede una formula che supera le criticità riscontrate in passato e che si differenzia notevolmente dalle precedenti rottamazioni. In particolare, la nuova proposta prevede che il debito venga pagato in 12 rate annuali, distribuite su un periodo di 10 anni, per un totale di 120 rate uguali.

Queste rate copriranno solo il capitale, escludendo gli interessi e le sanzioni. Questo approccio, secondo la Lega, dovrebbe consentire ai contribuenti di rientrare più facilmente in possesso dei propri pagamenti, riducendo il peso delle sanzioni che avevano caratterizzato le passate rottamazioni.

L’idea è anche quella di rendere più difficile la decadenza permettendo al contribuente di rimanere nel piano di rateizzazione agevolato anche se salta uno o più pagamenti (solo dopo 8 rate saltate subentrerebbe la decadenza).

Il Governo è contrario?

Nonostante un recente intervento del viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, che ha dichiarato la posizione contraria del governo sulla proposta della Lega, il partito di Matteo Salvini non ha intenzione di rinunciare.

Infatti, la Lega intende ripresentare una versione riformulata della proposta di legge, riprendendo un emendamento alla manovra economica che era stato giudicato “inammissibile” e che ora viene reso parte integrante della loro nuova proposta.

Secondo quanto dichiarato dal capogruppo Riccardo Molinari, il governo ha espresso la volontà di attendere l’esito del concordato, ma la Lega ha deciso di continuare a spingere sul tema, con l’intenzione di rilanciare il progetto a gennaio, quando si avranno dati più concreti a disposizione. La Lega ha anche preso in considerazione la possibilità di utilizzare il decreto Milleproroghe, previsto per il prossimo Consiglio dei Ministri, per aggirare eventuali ostacoli burocratici e accelerare l’iter legislativo.

L’Ok al decreto fiscale

Nel frattempo, il 4 dicembre, il decreto fiscale ha ottenuto la fiducia alla Camera dei deputati, con 192 voti favorevoli, 112 contrari e 3 astenuti. Questo passaggio consente alla legge di bilancio di proseguire il suo iter e di essere discussa dalla commissione di Montecitorio, dove verranno presentati i primi emendamenti.

In particolare, il pacchetto di emendamenti proposto dai relatori e dal governo inizia a delinearsi, con circa una ventina di proposte presentate dai vari ministeri. Tra le altre proposte in discussione, vi sono quelle relative alle risorse da destinare al fondo automotive, la possibilità di privatizzare la gestione dell’acqua pubblica, interventi sul sistema di payback sanitario e la proroga delle concessioni delle reti 5G ed elettriche.

Nel contesto della legge di bilancio, anche le opposizioni stanno cercando di concentrare i propri sforzi su una proposta comune riguardante una parte del “tesoretto” parlamentare, pari a circa 50 milioni di euro. Tra le possibili destinazioni di questi fondi, si parla di iniziative in favore degli psicologi scolastici, della stabilizzazione dei ricercatori e dell’estensione del congedo di paternità. La discussione sul bilancio sta quindi entrando nel vivo, con numerose proposte sul tavolo e un ampio dibattito tra maggioranza e opposizioni.

Leggi anche: