Le novità in ambito rottamazione non sono solo quelle che ci si potrebbe immaginare, visto che in questo periodo le misure che sono state previste sono molteplici. Da una parte abbiamo la rottamazione quater, da un’altra la quinquies e in ultimo c’è la definizione agevolata dei Comuni.
In tutto questo fiorire di sanatorie il contribuente può fare in modo di fare davvero piazza pulita con le cartelle esattoriali e chiudere definitivamente i conti con il Fisco. Non bisogna pensare che chi ha cartelle esattoriali che pendono riesca a vivere in modo sereno e tranquillo (ovviamente c’è chi non si preoccupa) e in molti casi saldare tutti i propri debiti potrebbe significare vivere una vita più spensierata.
Proprio per questo le rottamazioni potrebbero rappresentare una soluzione ideale per sanare la propria situazione debitoria. E combinando la rottamazione quinquies con la rottamazione dei Comuni potrebbe essere l’ideale.
Rottamazione dei Comuni cos’è?
Dalla riforma fiscale è stato prevista una definizione agevolata gestita direttamente dai Comuni e dalle Città Metropolitane, che offra una soluzione vantaggiosa per chi desidera regolarizzare la propria posizione fiscale a livello locale.
Chi ha accumulato debiti a livello locale può scegliere la via della regolarizzazione ottenendo uno sconto su sanzioni e interessi. IN alcuni casi le maggiorazioni potrebbero essere addirittura abbattute fino a un terso. Ovviamente i vantaggi saranno riconosciuti soltanto a coloro che adempiranno ai propri obblighi entro un determinato periodo. Non avendo una scadenza questo beneficio è stato chiamato dalla stampa rottamazione perenne.
Rottamazione quinquies
La rottamazione perenne, che potrebbe permettere di saldare i debiti più giovani, se affiancata alla rottamazione quinquies consentirebbe di fare piazza pulita dei propri debiti fiscali.
La rottamazione quinquies, che consentirebbe di pagare in 10 anni e in 120 rate soltanto il debito iniziale senza conteggiare sanzioni e interessi, avrebbe un respiro più ampio. Comprese nella definizione agevolata, infatti, sono tutte le cartelle esattoriali notificate dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023, ovvero un anno e messo in più rispetto alla rottamazione quater, che arrivava solo fino a giungo 2022.
Andando a sanare con la rottamazione quinquies le cartelle esattoriali più vecchie e approfittando della rottamazione a livello locale per saldare eventuali debiti di Tari, Imu e multe stradali, si riuscirebbe con uno sforzo minimo a regolarizzare la propria posizione con il Fisco.
Anche l’intento del Governo nel prevedere queste misure, in ogni caso, è quello di eliminare tutte le cartelle esattoriali che affollano il magazzino delle Entrate. Questo, sommato alla novità che congela gli eventuali rimborsi fiscali di chi ha debiti, permetterebbe non solo di eliminare cartelle esattoriali vecchie, ma anche di evitare che se ne formino di nuove.
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